11/12/2020
🏛💊 Pillole palladiane, da prendere ogni venerdì.
Tra i numerosi scultori attivi nei cantieri palladiani, uno in particolare si distinse per le sue abilità e, soprattutto, per il suo eclettismo. Stiamo parlando del veronese Bartolomeo Ridolfi, menzionato da Vasari quale allievo dell’architetto/pittore Giovanni Maria Falconetto. Fatta eccezione per le “Vite”, non sono note fonti che testimonino la vita e l’attività di Ridolfi, sebbene egli avesse collaborato con i maggiori architetti del tempo e riscosso notevole successo da parte della committenza.
Rispetto agli artisti della sua generazione, Ridolfi elaborò una rilettura del tutto personale del linguaggio classico, attingendo dal repertorio cosiddetto “grottesco” e spesso riproponendo su scala ingigantita mascheroni e altri elementi decorativi.
A Vicenza e dintorni Ridolfi venne chiamato a decorare diversi siti palladiani tra cui villa Pojana e i palazzi Chiericati, Iseppo Porto e Thiene. Per una sala di quest’ultimo realizzò un magnifico camino dalle sembianze mostruose, simile a quelli realizzati a villa Della Torre a Fumane.
(Foto: Flavio Pettene. Bartolomeo Ridolfi o Giovan Battista Scultori, camino di villa Della Torre a Fumane (VR). Da P.P. Brugnoli (a cura di), “Villa Della Torre a Fumane di Valpolicella”, Verona 2013, p. 57).