27/04/2025
𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐃𝐀𝐆𝐋𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎:
𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨.
Non tutti sanno che, ogni anno a Petralia Sottana, tra i suggestivi riti della Domenica di Pasqua, si rinnova un gesto silenzioso e carico di significato, che si ripete da più di un secolo. Quando la statua della Madonna lascia la Chiesa Madre per incontrare, in una delle scene più toccanti della tradizione pasquale locale, la statua del Figlio Risorto, porta al collo un medaglione legato ad un nastro azzurro. Un dettaglio che potrebbe facilmente passare inosservato, eppure racchiude una storia di fede, amore e memoria familiare.
Quel medaglione è, in realtà, un ex voto offerto alla Madonna dell’Incontro da Maria, moglie di Francesco Albanese. Privati della gioia della maternità, i due coniugi affidarono alla Vergine il loro intimo desiderio, che però non si realizzò. La vita, tuttavia, offrì loro un’ altra possibilità: quella di crescere con amore il nipote Giovanni Profita, rimasto orfano in tenera età. Giovanni sarebbe divenuto il capostipite di quella famiglia che, generazione dopo generazione, ancora oggi onora con devozione la memoria di quel gesto.
Il dono della signora Maria non fu un oggetto qualunque: si trattava di una spilla in oro rosso, raffigurante un grappolo d’uva circondato da fiori. Un oggetto prezioso, non tanto per il valore materiale, quanto per il significato affettivo. Era una delle due spille gemelle arrivate dall’America, dono di parenti emigrati oltreoceano a Maria e a sua cognata. Della seconda spilla si sono p***e le tracce, ma quella affidata alla Madonna continua a raccontare la sua storia ogni anno, a Pasqua.
Dopo la morte della signora Maria, per suo espresso volere, il medaglione fu affidato alla famiglia Profita, con il compito di portarlo ogni anno alla Madonna per la processione della Domenica di Pasqua. Per molto tempo, veniva consegnato al sacrista della Chiesa Madre il Sabato Santo e rimaneva sulla statua per tutta la settimana successiva. Tuttavia, un episodio spiacevole, dovuto a un malinteso con l’Arciprete dell’epoca, spinse la famiglia a cambiare abitudine. Da allora, il medaglione viene portato personalmente la mattina di Pasqua, prima della processione, e ritirato subito dopo il rientro della Madonna in chiesa.
A più di un secolo di distanza, quel gesto continua a parlare sottovoce, ma con una forza capace di attraversare il tempo. La famiglia Profita lo custodisce con la cura che si riserva alle cose sacre, sapendo che non è solo un oggetto a essere tramandato, ma una promessa, un senso di appartenenza, un legame invisibile che tiene uniti passato e presente.
In questi piccoli riti, custoditi lontano dai riflettori, la fede mostra il suo volto più autentico: quello della memoria che non si spegne e della devozione che, anno dopo anno, diventa storia.
𝑇𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝐿𝑜𝑟𝑒𝑛𝑧𝑜 𝑃𝑟𝑜𝑓𝑖𝑡𝑎
Loris Pro