Visit Petralia Sottana

Visit Petralia Sottana Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Visit Petralia Sottana, Centro di informazioni turistiche, Petralia Soprana.

17/07/2025
03/07/2025

Siamo entusiasti di annunciare il ritorno del Latin Festival per una terza imperdibile edizione!
Segnatevi le date: 29 e 30 agosto! Petralia Sottana sarà ancora una volta il cuore pulsante della musica e della cultura latina.
Preparatevi a due giorni pieni di emozioni con musicisti straordinari e ballerini che vi lasceranno senza fiato.
Non mancate a questo evento unico, dove il ritmo, la passione e il divertimento saranno i veri protagonisti.
Vi aspettiamo numerosi!
Seguiteci per tutti gli aggiornamenti e non dimenticate di condividere con i vostri amici!








03/07/2025

Nella meravigliosa cornice naturale del Teatro della Pineta Comunale di Petralia Sottana torna a grande richiesta il PINETA FEST con la sua II Edizione, il festival di musica e teatro sotto le stelle! Quest'anno sarà una rassegna diffusa, con più luoghi e più possibilità! Si parte il 4 Luglio a Petralia Sottana con lo spettacolo "Tutta colpa della varicella" di Deborah Iurato.

👉 Biglietto posto unico €10 + DP
👉 Biglietto €8,50 under 16 e over 65
👉 Abbonamento intera rassegna € 40+DP

➡️ PUNTI VENDITA:
📍 CineTeatro Grifeo di Petralia Sottana
📍 Bar Centrale di Petralia Soprana
📍 Charlye Bar di Caltavuturo

➡️ Per acquistare i biglietti online:
https://www.liveticket.it/pinetafest

ASC Production

03/07/2025

🔷️🔸️ESTATE 2025🔸️🔷️

Un' Estate da vivere insieme tra piazze, teatri all'aperto e scorci suggestivi!

Un programma ricco di eventi per tutte le età:

🎶Concerti, 🎭Spettacoli Teatrali, 🎻Musica live, 📽Cinema, 🎨Laboratori Artistici, 👫Teatro per bambini e ragazzi, 🎾Sport e 🏆Tornei, 🌄Visite guidate, 🎫Masterclass, ✨️Ospiti Artisti locali e Nazionali e tanto altro ancora..

Petralia Sottana: arte, colori e bellezza nel cuore delle Madonie.

👉 scaricate il programma completo
➡️ il programma potrebbe subire variazioni

Petralia - Città del Santissimo Sacramento 𝐂𝐨𝐫𝐩𝐮𝐬 𝐃𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟓Foto 𝐶𝑙𝑎𝑢𝑑𝑖𝑜 𝐿𝑖𝑏𝑟𝑖𝑧𝑧𝑖
23/06/2025

Petralia - Città del Santissimo Sacramento
𝐂𝐨𝐫𝐩𝐮𝐬 𝐃𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟓

Foto 𝐶𝑙𝑎𝑢𝑑𝑖𝑜 𝐿𝑖𝑏𝑟𝑖𝑧𝑧𝑖

𝐓𝐫𝐚 𝐅𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐅𝐞𝐝𝐞: 𝐈𝐥 𝐑𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐂𝐚𝐥𝐨𝐠𝐞𝐫𝐨 𝐚 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐒𝐨𝐭𝐭𝐚𝐧𝐚Foto di 𝐶𝑙𝑎𝑢𝑑𝑖𝑜 𝐿𝑖𝑏𝑟𝑖𝑧𝑧𝑖Testo di 𝐿𝑜𝑟𝑒𝑛𝑧𝑜 𝑃𝑟𝑜𝑓...
20/06/2025

𝐓𝐫𝐚 𝐅𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐅𝐞𝐝𝐞: 𝐈𝐥 𝐑𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐂𝐚𝐥𝐨𝐠𝐞𝐫𝐨 𝐚 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐒𝐨𝐭𝐭𝐚𝐧𝐚

Foto di 𝐶𝑙𝑎𝑢𝑑𝑖𝑜 𝐿𝑖𝑏𝑟𝑖𝑧𝑧𝑖
Testo di 𝐿𝑜𝑟𝑒𝑛𝑧𝑜 𝑃𝑟𝑜𝑓𝑖𝑡𝑎

A Petralia Sottana, il 18 giugno si celebra la festa del Santo Patrono, San Calogero: uno dei momenti più sentiti e partecipati dell’anno. La comunità si raccoglie con profonda devozione attorno al proprio santo, in un clima carico di fede, emozione e tradizione.

Tra i gesti più caratteristici della processione spicca quello dei portatori, che avanzano a coppie con le braccia incrociate attorno alla vita l’uno dell’altro. Un gesto che, a prima vista, può sembrare solo una tecnica per portare il fercolo, che sfiora le due tonnellate, ma che in realtà custodisce un significato ben più profondo.

Non si tratta soltanto di garantire stabilità o distribuire equamente il peso. Quell’intreccio di braccia è simbolo di fiducia, fratellanza, sintonia. I portatori, legati in questo modo, si muovono come un corpo solo: si sostengono, si aiutano nei tratti più impegnativi del percorso, si coordinano senza bisogno di parole. È un patto silenzioso che unisce chi condivide non solo il carico materiale, ma anche quello simbolico della devozione.

Molti di loro, dopo anni di partecipazione, portano sul corpo i segni visibili di questo impegno. Uno tra tutti è il cosiddetto “caddu”, una sorta di lipoma che si forma sulla spalla a causa dello sforzo intenso e ripetuto al quale viene sottoposta durante la processione. È quasi un marchio, un segno di appartenenza, che racconta con silenzioso orgoglio, la fatica, la dedizione e l’onore di portare il santo sulle proprie spalle.

Chi osserva da fuori, magari nota il gesto senza conoscerne il senso. Ma dietro quel modo di portare il santo c’è molto più di una semplice questione pratica. C’è una comunione di intenti: fiducia, rispetto, solidarietà. Sotto al fercolo non ci sono singoli uomini, ma una sola entità collettiva. Se uno inciampa, l’altro lo sostiene; se uno rallenta, l’altro lo accompagna.
Il contatto è costante, il passo è condiviso, lo sguardo è attento, il cuore all’unisono.

Questa pratica affonda le sue radici in una lunga tradizione. Vi sono documenti storici e studi antropologici che attestano l’uso di tecniche simili in molte processioni del Sud Italia, specialmente in Sicilia. Già in epoca medievale e barocca, le confraternite adottavano modalità complesse e profondamente simboliche per trasportare i simulacri.
La disposizione “a coppie incrociate” non è soltanto funzionale, ma anche espressione del carattere comunitario e rituale del gesto. Oltre alla tecnica e alla storia, quel gesto racchiude un valore simbolico potente: è l’abbraccio di un’intera comunità attorno al proprio santo. È immagine viva di solidarietà cristiana, del camminare insieme sotto il peso delle difficoltà, come accade nella vita.

La processione di San Calogero, dunque, non è solo un evento religioso: è il rinnovo di un senso profondo di appartenenza, di condivisione e di identità collettiva. In quel gesto antico e silenzioso dei portatori c’è tutto l’amore per una tradizione che continua, anno dopo anno, a unire le generazioni e a parlare al cuore di un’intera comunità.

𝐿𝑢𝑑𝑎𝑚𝑢 𝑒 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑚𝑢 𝑙𝑢 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑢 𝑆𝑎𝑐𝑟𝑎𝑚𝑖𝑒𝑛𝑡𝑢, 𝐸𝑣𝑣𝑖𝑣𝑎 𝑆𝑎𝑛 𝐶𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖𝑢!

“Il Rito dei Portatori”Storie di FedeDomani ore 14:00
19/06/2025

“Il Rito dei Portatori”
Storie di Fede
Domani ore 14:00

17/06/2025
12/06/2025
𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐃𝐀𝐆𝐋𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎: 𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨.Non tutti sanno che, ogni anno a ...
27/04/2025

𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐃𝐀𝐆𝐋𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐈𝐍𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎:
𝐮𝐧 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨.

Non tutti sanno che, ogni anno a Petralia Sottana, tra i suggestivi riti della Domenica di Pasqua, si rinnova un gesto silenzioso e carico di significato, che si ripete da più di un secolo. Quando la statua della Madonna lascia la Chiesa Madre per incontrare, in una delle scene più toccanti della tradizione pasquale locale, la statua del Figlio Risorto, porta al collo un medaglione legato ad un nastro azzurro. Un dettaglio che potrebbe facilmente passare inosservato, eppure racchiude una storia di fede, amore e memoria familiare.

Quel medaglione è, in realtà, un ex voto offerto alla Madonna dell’Incontro da Maria, moglie di Francesco Albanese. Privati della gioia della maternità, i due coniugi affidarono alla Vergine il loro intimo desiderio, che però non si realizzò. La vita, tuttavia, offrì loro un’ altra possibilità: quella di crescere con amore il nipote Giovanni Profita, rimasto orfano in tenera età. Giovanni sarebbe divenuto il capostipite di quella famiglia che, generazione dopo generazione, ancora oggi onora con devozione la memoria di quel gesto.

Il dono della signora Maria non fu un oggetto qualunque: si trattava di una spilla in oro rosso, raffigurante un grappolo d’uva circondato da fiori. Un oggetto prezioso, non tanto per il valore materiale, quanto per il significato affettivo. Era una delle due spille gemelle arrivate dall’America, dono di parenti emigrati oltreoceano a Maria e a sua cognata. Della seconda spilla si sono p***e le tracce, ma quella affidata alla Madonna continua a raccontare la sua storia ogni anno, a Pasqua.

Dopo la morte della signora Maria, per suo espresso volere, il medaglione fu affidato alla famiglia Profita, con il compito di portarlo ogni anno alla Madonna per la processione della Domenica di Pasqua. Per molto tempo, veniva consegnato al sacrista della Chiesa Madre il Sabato Santo e rimaneva sulla statua per tutta la settimana successiva. Tuttavia, un episodio spiacevole, dovuto a un malinteso con l’Arciprete dell’epoca, spinse la famiglia a cambiare abitudine. Da allora, il medaglione viene portato personalmente la mattina di Pasqua, prima della processione, e ritirato subito dopo il rientro della Madonna in chiesa.

A più di un secolo di distanza, quel gesto continua a parlare sottovoce, ma con una forza capace di attraversare il tempo. La famiglia Profita lo custodisce con la cura che si riserva alle cose sacre, sapendo che non è solo un oggetto a essere tramandato, ma una promessa, un senso di appartenenza, un legame invisibile che tiene uniti passato e presente.
In questi piccoli riti, custoditi lontano dai riflettori, la fede mostra il suo volto più autentico: quello della memoria che non si spegne e della devozione che, anno dopo anno, diventa storia.

𝑇𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝐿𝑜𝑟𝑒𝑛𝑧𝑜 𝑃𝑟𝑜𝑓𝑖𝑡𝑎
Loris Pro

20/04/2025

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Petralia Soprana

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