
24/08/2025
Vedete, quando si è insediato il Governo Meloni i primi grandi obiettivi erano due: smantellare il welfare e la sanità. Perché così si sarebbe rimesso in circolo lavoro povero da un lato e arricchito vergognosamente le élite imprenditoriali di un mondo già opulento, quello sanitario, dall'altro.
Nei due ministeri di riferimento, pesantissimi, Meloni ci ha però messo due personaggi "indipendenti", senza storia politica: Calderone al Lavoro e Schillaci alla Sanità. Non di Fdi. Perché? Perché questa è una delle donne più furbe del Paese: mettendoci due foglie di fico, si è garantita la possibilità di operare con meno rischi mediatici. Ha infatti piazzato i suoi uomini dietro le quinte, a imbeccare e indirizzare il lavoro di quei ministeri, che però formalmente sono guidati da "indipendenti".
Con Calderone le è andata benissimo: la ministra si presta eccezionalmente bene al ruolo e da anni fa tutto ciò che Meloni chiede. Ha dilaniato le politiche sociali con estrema felicità.
Con Schillaci le sta andando male. Non perché sia un leone, ma perché tutto sommato resta un medico. Quando Meloni lo scorso anno gli ha detto che il piano era definanziare la sanità pubblica, mossa indispensabile per aiutare i ricchi che hanno sostenuto e votato questa destra (Angelucci, re delle cliniche private, è parlamentare della destra, non scordiamolo), quello ha storto il naso. Ieri che per tatticismo la Premier pretendeva no-vax dentro le istituzioni, così da tenersi i loro voti, e Schillaci glieli ha silurati, si è arrivati al limite della rottura. Da tre giorni lo stanno massacrando, anche oggi.
Vedrete che fine farà Schillaci. Se non lo faranno dimettere a pedate, verrà comunque eclissato. Con questa gente non si scherza: sono micidiali, organizzatissimi e precisi. E le mani sulla sanità ce le vogliono affondare tutte e due
Leonardo Cecchi .