
06/25/2025
My friend, Maria Gauci, shared this official pesto recipe. Use a translator and enjoy the humor too.
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I DODICI COMANDAMENTI DEL PESTO GENOVESE:
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1. Non siamo scoiattoli ne’ elefanti: Nel pesto ci vanno i pinoli. Non le noci, non gli anacardi, non le mandorle. I PINOLI.
2. Il basilico deve essere rigorosamente a foglia piccola, possibilmente di Prà. Quella specie di lattuga che vi spacciano a Milano, noi non lo usiamo nemmeno per insaporire la pizza. Al massimo puoi farci il mojito, dato che sa di menta.
3. Il parmigiano e il pecorino devono essere equamente dosati, ma con parsimonia. Semmu zeneizi.
4. Il pesto senz’aglio non esiste. Non siamo in Transilvania.
5. Non chiedere mai le dosi: il pesto si fa ad occhio. Al massimo puoi aggiungere un “cicinin”. O una “stissa”.
6. Non usare mai nella stessa frase “pesto” e “tofu”.
7. Basilico e metalli non vanno d’accordo: il basilico si pulisce a mano, e il pesto si dovrebbe fare col mortaio di marmo. Unica deroga nell’uso di robot di cucina e frullatori vari: le lame di plastica, onde evitare l’impressione di mangiare catrame.
8. Esiste uno speciale girone infernale per chi cuoce il pesto.
9. Mentre per chi lo diluisce con b***o o panna, sono previsti tutti i flagelli biblici, dall’invasione di cavallette alla moria dei primogeniti.
10. Trofie, trenette, gnocchi, mandilli, croxetti. Basta che col pesto non ci condisci i ravioli.
11. L’unità di misura della pasta al pesto è la xatta (leggasi “sgiatta). Al limite la corba. Non ti muovere per niente di meno.
12. Quello della Barilla o della Buitoni non è pesto. Al limite viene bene per concimare il basilico sul poggiolo!!!
P.s. io lo faccio con il mixer dalle lame d'acciaio e viene buono comunque, ma su tutto il resto sono totalmente d'accordo!