
10/07/2025
Il Santuario di Crea, come vi dicevo nel post precedente custodisce una vera chicca rinascimentale: la Ca****la di Santa Margherita, dipinta tra il 1474 e il 1479 dal cosiddetto “Maestro di Crea”.
Voi sapete la mia passione per l’agiografia, per tutte le storie di Santi e Sante degne di una serie Netflix, ricche di colpi di scena, effetti speciali (dovrei chiamarli miracoli lo so) e rarissimi - se non impossibili - lieti dine.
Ecco, dietro l’altare maggiore potete trovare un vero e proprio fumetto che narra la perigliosissima vita di Margherita, patrona delle partorienti (poi ci arriviamo)
Come tutte le belle fanciulle degli albori della cristianità, si rifiuta di sposare il prefetto di turno.
E quindi, via di t*rture: prima rinchiusa in prigione dove la viene a trovare il diavolo, un drago se la mangia e lei gli fa esplodere la pancia (ecco spiegato il suo patronato) poi la bruciano e tentano di bollirla in un calderone, alla fine propendono per la dec*pitazione.
Tutta la vicenda viene narrata con un’estrema ricchezza di dettagli, dai ricami degli abiti, alle acconciature delle dame, alle pose maldestre degli aguzzini.
PS. Nell’aula accanto è esposta la sinopia della scena del calderone: dateci un’occhiata e scovate le differenze con l’opera definitiva!