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La mia Genova Un viaggio tra le strade e la storia di Genova sconfinando anche nelle riviere Grazie.

Genova: le sue strade e la loro storia
Io ho scritto parecchie volte che non posseggo un'azienda, sono una semplice cittadina quindi posto sulla mia pagina le ricerche che faccio per puro spirito di curiosità e perchè vedo che ai vari amici e amiche piacciono. Mi dispiace che questo equivoco si sia protratto per così tanto tempo, spero che alla fine si riesca ad uscirne fuori.

Chiesa di Santa Maria Assunta (Valbrevenna)              La chiesa di Santa Maria Assunta è un luogo di culto cattolico ...
24/03/2025

Chiesa di Santa Maria Assunta (Valbrevenna)

La chiesa di Santa Maria Assunta è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Senarega nel comune di Valbrevenna, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato della Valle Scrivia dell’arcidiocesi di Genova. L'edificio è sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria. Situata presso l'antico borgo di Senarega, la fondazione di una primitiva ca****la potrebbe essere antecedente al XII secolo o XIII secolo. La tradizione attesta infatti la presenza nel 1242 di una ca****la eretta in ricordo di un'apparizione mariana a un abitante di Montoggio, il castellano di Montoggio Gaspare Forly, che durante una battuta di caccia fu improvvisamente assalito da un orso e salvato dall'apparizione su un faggio della Madonna, con la successiva comparsa di una statuina nel medesimo punto. L'evento, tramandato nei secoli dalla comunità, è altresì ripreso nell'affresco del pittore Giovanni Battista Traverso posto sopra il portale della chiesa, affresco che secondo Paolo Novella fu fatto eseguire poco prima del 1678 su mandato del rettore Marco Guano, al quale si deve anche la ricostruzione avvenuta in quegli anni, ma che è probabilmente ottocentesco. Sempre del 1242 è il primo parroco della chiesa di cui si ha memoria, Pietro. Nel 1272 era parrocchia sotto la diocesi di Tortona. Papa Innocenzo IV, con bolla pontificia del 3 giugno 1248, la collocò nel territorio ecclesiastico della diocesi di Genova. Nel 1387 risultava sempre sotto Genova, indicata fra le chiese tassate da papa Urbano II. Nel 1582 fu visitata dal monsignor Francesco Bossi, che ordinò la demolizione di tre altari. La chiesa fu ricostruita nel XVII secolo, fra il 1675 e il 1678. Nel 1718 si costruì l'imponente campanile. L'altare maggiore marmoreo fu fatto edificare dal rettore Bartolomeo Arpe nel 1746. La chiesa fu sottoposta a un nuovo restauro nel 1930. L'edificio è a navata unica con quattro altari laterali dedicati a san Giovanni Nepomuceno e a san Giuseppe, al Crocifisso e a sant’Antonio Abate - a sinistra – e a santa Caterina d’Alessandria e alla Nostra Signora del Rosario sulla destra. La chiesa custodisce una tela raffigurante San Giuseppe col Bimbo e san Luigi, attribuita a Francesco Campora. Ospita un organo costruito nel 1898 dalla ditta Locatelli di Bergamo. Il campanile settecentesco è dal 1878 dotato di orologio della ditta Terrile di Uscio. L'annessa canonica ospita il Museo Etnologico della Valbrevenna. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Assunta_(Valbrevenna)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Valbrevenna chiesa Senarega.jpg - Valbrevenna, provincia di Genova, la chiesa della frazione di Senarega - Fonte e Autore Bbruno- Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Chiesa di Sant'Anna (Valbrevenna)           La chiesa di Sant’Anna è un luogo di culto cattolico italiano, situato nella...
21/03/2025

Chiesa di Sant'Anna (Valbrevenna)

La chiesa di Sant’Anna è un luogo di culto cattolico italiano, situato nella frazione di Nenno nel comune di Valbrevenna, città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato del Genovesato della diocesi di Tortona . La chiesa è sottoposta a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e archeologici della Liguria. Sita nella frazione di Nenno, a metà tra i due nuclei abitati che formano il paese fa parte assieme alla parrocchia di Santa Margherita d'Antiochia di Tonno della diocesi di Tortona. Il nucleo principale della chiesa fu costruito tra il 1741 e il 1756 in stile barocco e successivamente furono aggiunte le cappelle laterali. La chiesa ha un'unica navata con sei altari laterali, dedicati a sant’Anna, alla Madonna del Rosario, alla Pietà, a san Maurizio e a san Giuseppe. La chiesa conserva al suo interno un pregevole organo, realizzato nel 1860 dall'organaro Camillo Guglielmo Bianchi. I tre altari sono opera del marmista Domenico Prato, mentre l'altare maggiore e altri due altari furono acquisiti nel primo decennio del XIX secolo dalla soppressa chiesa di San Paolo di Pré (Genova). La cantoria marmorea fu invece acquisita nel 1819 dalla chiesa di San Paolo in Campetto. Le decorazioni interne sono opera del pittore Cesare Donati. La parrocchia era stata costituita alcuni anni prima della costruzione della chiesa, nel 1722, ma già nel 1670 l'oratorio dedicato a San Giovanni Battista, ancora oggi presente a Nenno Inferiore (che dipendeva dalla parrocchia di Vaccarezza, frazione di Savignone), aveva un proprio ca****lano. Nel 1821 la parrocchia fu elevata al rango di prevostura. Tra il 2009 e il 2010 sono stati eseguiti lavori di restauro e consolidamento delle fondazioni della chiesa, a seguito dei quali l'edificio religioso è rimasto inagibile per alcuni mesi, durante i quali le funzioni religiose sono state officiate nell'oratorio di Nenno Inferiore. La festa patronale di sant'Anna viene festeggiata tradizionalmente l'ultima domenica di Luglio. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Anna_(Valbrevenna)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Valbrevenna Chiesa-Nenno.jpg – Descrizione Valbrevenna (Genova) - Chiesa di S. Anna a Nenno – Fonte Transferred from it.wikipedia to Commons. - Autore Bbruno at Italian Wikipedia -Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Chiesa di San Michele Arcangelo (Valbrenna)  La chiesa di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico italiano, ...
19/03/2025

Chiesa di San Michele Arcangelo (Valbrenna)

La chiesa di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico italiano, situato nella frazione di Clavarezza nel comune di Valbrevenna, città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato della Valle Scrivia dell’arcidiocesi di Genova. La chiesa è sottoposta a vincolo di tutela da parte della Sopraintendenza per i beni arcitettonici e archeologici della Liguriaper i beni architettonici e archeologici della Liguria. I documenti più antichi a citare la chiesa risalgono al 21 settembre del 1200. La chiesa fu edificata nella frazione di Clavarezza e assoggettata alla cura della parrocchia di San Lorenzo martire di Pareto. Il 15 febbraio del 1641 il cardinale Stefano Durazzo separò le due comunità in due distinte parrocchie. L'esigenza di una nuova chiesa fu segnalata all'arcivescovo genovese, monsignor Giuseppe Maria Saporiti, dal locale parroco nel 1766 e già il 17 luglio dello stesso anno fu concessa l'autorizzazione per l'edificazione. Un vasto incendio, il 2 febbraio 1864, devastò l'intero paese di Clavarezza, danni si verificarono anche nella canonica e nella sacrestia, ma le fiamme lambirono leggermente la chiesa e il suo campanile. La chiesa, in classica muratura mista lapidea e calcestruzzo, presenta una struttura ad aula, con un'abside semicircolare e cappelle laterali. La facciata, con portale centra e oculo, è decorata a lesene con frontone triangolare. I pavimenti sono in lastre policrome in ardesia e marmo bianco, con motivi geometrici in tradizionale stile ligure. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Michele_Arcangelo_(Valbrevenna
Nella foto: Wikimedia Commons - File:Valbrevenna-chiesa di Clavarezza.jpg – Descrizione Chiesa di San Michele Arcangelo (Loc. Clavarezza, Valbrevenna (prov. Genova) - Foto propria - 24 September 2009 (original upload date) – Fonte Transferred from it.wikipedia to Commons.- Autore Bbruno at Italian Wikipedia – Pubblico Dominio -

Santuario di Nostra Signora dell'Acqua Il santuario di Nostra Signora dell'Acqua è un luogo di culto cattolico italiano,...
17/03/2025

Santuario di Nostra Signora dell'Acqua

Il santuario di Nostra Signora dell'Acqua è un luogo di culto cattolico italiano, situato nella frazione di Molino Vecchio, sede del comune di Valbrevenna, città, metropolitana di Genova. L'edificio è sottoposto a vincolo di tutela sin dal 1934. Il santuario, situato in un luogo ombroso sulla riva sinistra del torrente Brevenna, è il centro della vita religiosa del comune. Secondo la tradizione, l'origine del santuario risalirebbe a un fatto prodigioso che sarebbe avvenuto nel 1584, quando, durante un'epidemia di peste, una pastorella del borgo di Ravino (ora scomparso), colpita dal contagio, seguendo una voce soave che diceva Salus Infirmorum, ora pro nobis (Salute degli infermi, prega per noi) attinse a una fonte sulla riva del torrente e fu risanata. Anche il parroco di Pareto, inizialmente incredulo, cadde ammalato e anch'egli guarì dopo aver bevuto l'acqua della fonte. Fu così costruita vicino alla sorgente una piccola ca****la in legno e poi, nel 1744, l'attuale santuario: una piccola chiesa a navata unica con un portico antistante. Accanto alla chiesa fu realizzato tra gli anni 1908-1909 l'ospizio dei pellegrini. Sull'altare si trova la statua marmorea di Nostra Signora dell'Acqua, o Madonna dei Tartari, opera di un ignoto artista genovese dei primi anni del Settecento. A seguito delle abbondanti precipitazioni della notte fra il 13 e il 14 settembre 2015, l'edificio ha subito gravi danni a causa di una importante frana prospiciente l'ingresso del santuario. La frana, oltre a trascinare nel fiume il sagrato e il porticato di fronte all'edificio e il muro di sostegno, ha causato il crollo del ponte che lo collegava alla strada provinciale, isolando il santuario. La ricostruzione, per un danno stimato di circa 320.000 euro, è iniziata il 15 giugno 2016 e terminata nel 2017, grazie all'intervento assicurativo e alla partecipazione di volontari da tutta la valle. Il portico, diversamente da quello crollato, si presenta con un semplice tetto a due falde sorretto da pilastri a pianta quadrata. La festività patronale si celebra la seconda domenica di luglio, con particolare solennità e partecipazione degli abitanti della Valbrevenna e afflusso di pellegrini. Al santuario si festeggia inoltre il ringraziamento dei frutti della terra e della stagione estiva l'ultima domenica di ottobre. Da luglio a settembre, ogni domenica e festivo, alle ore 17:30 viene celebrata la messa. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_dell%27Acqua)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Valbrevenna NS Acqua.jpg – descrizione Valbrevenna, il santuario di N.S. dell' Acqua come si presenta dopo la ricostruzione del portico, distrutto dall'alluvione del 2015 – Data foto 7 September 2021, 10:28:37 Fonte e Autore Bbruno - Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Valbrevenna – Storia            Le origini dell'ente comunale di Valbrevenna sono molto recenti: fu costituito soltanto ...
14/03/2025

Valbrevenna – Storia

Le origini dell'ente comunale di Valbrevenna sono molto recenti: fu costituito soltanto nel 1896. Prima di allora le varie frazioni facevano parte dei vicini comuni di Savignone, Casella e Montoggio. La prima sede comunale fu posta a Carsi, poi trasferita a Molino Vecchio negli anni trenta del Novecento, quando fu costruita la strada carrozzabile di fondovalle. La valle era abitata però fin dall'epoca pre-romana, come testimonia il ritrovamento di tombe risalenti all'età del ferro presso la località La Cà, nei pressi di Molino Vecchio (questo ritrovamento è avvenuto negli anni trenta, durante i lavori di costruzione della strada di fondovalle). Altri reperti, di epoca tardo-romana, sono stati ritrovati presso Pareto, nella località detta Campo Antigo (p**n. Campu Antigu). Fino all'Ottocento le varie comunità vivevano nei piccoli borghi attorno alle parrocchie, sotto la signoria della famiglia Fieschi, conti di Lavagna, che avevano il dominio sui feudi di Savignone, Casella, Montoggio e Crocefieschi. Durante la dominazione napoleonica i Feudi imperiali vennero sciolti, costituendo le prime municipalità, alle quali furono aggregate le varie frazioni della valle. Per secoli l'economia della Valbrevenna è stata un'economia di sussistenza, con gli abitanti che ricavavano dalla terra quanto occorreva per la sopravvivenza, limitando allo stretto necessario gli acquisti fuori del paese, pagati con il ricavato dei prodotti dell'allevamento. Il magro reddito era talvolta integrato da lavori stagionali, gli uomini come braccianti nelle aziende agricole del Piemonte e della Lombardia e le donne come mondine nelle risaie del vercellese. I terreni coltivati erano ottenuti con la creazione di terrazzamenti in pietra lungo i ripidi pendii della valle, costati grande fatica a generazioni di valligiani, in gran parte in rovina e invasi dalla vegetazione. Grande importanza aveva anche la raccolta delle castagne, fatte essiccare in appositi locali e poi macinate nei mulini (un tempo numerosi lungo il corso del torrente Brevenna) per ricavarne la farina. Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento iniziò un flusso migratorio verso le Americhe. La costruzione della strada per la valle Scrivia, tra il 1920 e il 1930, fece cessare il secolare isolamento della valle, portando anche ad un lieve miglioramento delle condizioni economiche, ma non fermò il movimento migratorio, che proseguì anche nel dopoguerra, questa volta verso Genova e i centri più popolosi ed industrializzati della valle Scrivia. La popolazione della valle, che alla costituzione del comune era di circa tremila abitanti, si era ridotta negli anni settanta a circa 600 persone; si assiste tuttavia ad una leggera crescita della popolazione, in particolare nella parte bassa della valle. Comune a tutti i centri è il temporaneo aumento della popolazione nei mesi estivi, per la presenza di numerosi villeggianti in cerca di tranquillità e refrigerio (che in qualche caso fanno rivivere per un breve periodo anche paesi completamente disabitati nei mesi invernali). Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Valle Scrivia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008, ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera. ( tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Valbrevenna)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Mondine.jpg - Gruppo di mondine al lavoro in risaia – Data 1940s 4 January 2018 (original upload date)- Fonte Transferred from it.wikipedia to Commons. - Autore The original uploader was Pierpao at Italian Wikipedia.- Pubblico Dominio -

Valbrevenna . Geografia fisica . Seconda parteTra le vette del territorio il monte Cremado (1513 m), il monte Duso (1451...
12/03/2025

Valbrevenna . Geografia fisica . Seconda parte

Tra le vette del territorio il monte Cremado (1513 m), il monte Duso (1451 m), il monte Buio (1402 m), il monte Arvego (1376 m), il monte Carmo (1325 m), il monte Sotto Garzo (1288 m), il monte Riondo (1254 m), il monte Liprando (1122 m), il monte Cugno (1105 m), il monte Badriga (1104 m), il monte Forca (1100 m), il monte Penzo (1061 m), il monte Proventino (1036 m), il monte Garego (1033 m), il monte Schigonzo (1014 m), il monte Mortussa (999 m), il monte della Croce (961 m), il monte Banca (928 m), il Dente di Mereta (900 m) e la Costa della Scabbia (899 m). La valle si sviluppa da est ad ovest; i suoi ripidi versanti sono in gran parte ricoperti di boschi di castagno, rovere, carpino e frassino, mentre alle quote più alte si trovano prati e pascoli. Le poche aree coltivate sono organizzate a terrazzamenti con muri a secco, molti dei quali in stato di abbandono. I centri abitati sono generalmente disposti a mezza costa, allineati lungo i percorsi delle antiche mulattiere che percorrevano la valle e conducevano verso il Piemonte e la Lombardia. Gli unici nuclei abitati di una certa importanza nel fondovalle sono il capoluogo Molino Vecchio e Prele, il primo centro della Valbrevenna che s'incontra risalendo la valle dalla confluenza con lo Scrivia. La maggior parte della popolazione risiede nella parte bassa della valle; i centri più popolati sono Nenno, Ternano, Prele e Molino Vecchio. I nuclei storici dei paesi sono caratterizzati da case in pietra locale (marna), arroccate sui pendii, con le strette vie pavimentate anch'esse in pietra e la chiesa generalmente staccata dalle case e in posizione dominante sulla valle. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Valbrevenna)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Valbrevenna Crosi.jpg -(le vecchie case in pietra-mia aggiunta) Data 29 agosto 2008 (data di caricamento originaria) Fonte Transferred from it.wikipedia – Autore Original uploader was Bbruno at it.wikipedia -
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Valbrevenna Comune della città metropolitana di GenovaIntroduzione e Geografia fisica – prima parteValbrevénna è un comu...
10/03/2025

Valbrevenna Comune della città metropolitana di Genova

Introduzione e Geografia fisica – prima parte

Valbrevénna è un comune italiano sparso della città metropolitana di Genova in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Molino Vecchio. Il comune di Valbrevenna, situato nella valle omonima minore dell'alta valle Scrivia, è locato a nordest di Genova. Fa parte del Parco naturale regionale dell’Antola. Il territorio coincide quasi completamente con il bacino idrografico del torrente Brevenna (ad eccezione del tratto finale della valle, che fa parte dei comuni di Casella e Savignone).
Il comune, situato ad un'altitudine compresa tra 427 e i 1.597 metri sul livello del mare, è formato da numerose frazioni distribuite sul fondovalle e su entrambi i versanti della valle del torrente Brevenna, che nasce dal monte Antola (1597m) e confluisce nello Scrivia ad Avosso, presso Casella dopo un percorso di circa 15 km. ( tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Valbrevenna)
Nella foto Wikimedia Commons - File:2apr15 parco naturale regionale antola.JPG – Descrizione cartello del parco naturale regionale dell'Antola (Liguria) – Fonte e Autore Stefano59Rivara - Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Il Municipio di Lorsica La palazzina del municipio si trova presso la sede comunale di Figarolo.Nella foto: Wikimedia Co...
07/03/2025

Il Municipio di Lorsica
La palazzina del municipio si trova presso la sede comunale di Figarolo.

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Figarolo (Lorsica)-palazzo municipale (2023).jpg- Fonte e Autore Dapa19 - Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Economia di Lorsica  Tradizionalmente l'economia comunale fu basata anticamente sulla produzione tessile, in particolare...
05/03/2025

Economia di Lorsica

Tradizionalmente l'economia comunale fu basata anticamente sulla produzione tessile, in particolare la lavorazione della seta e dei damaschi arabeschi. Questa attività, effettuata maggiormente da manodopera femminile, è stata particolarmente attiva fino al XIX secolo e le prime notizie storiche sulla lavorazione dei tessuti risalgono al XV secolo ; a Lorsica venivano prodotte le pregiate sete e trasportate a manodopera conclusa nel porto di Genova per essere poi esportate in Italia e in tutta Europa. Attualmente è rimasta un'unica azienda artigianale che mantiene la tradizione utilizzando telai originali datati all'inizio del XX secolo. Nel territorio sono presenti cave per l'estrazione dell'ardesia a Verzi, finalizzata ad un uso edilizio ed a elementi d’arredo, oppure artistico.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Lorsica)

Nella foto Wikimedia Commons - File:Vincent Willem van Gogh 139.jpg – Artista Vincent Van Gogh – Descrizione Tessitore al telaio – Collezione Kröller-Müller Museum – Art Museum and sculpture garden in Otterlo Netherlands – Fonte e Fotografo The Yorck Project (2002)10.000 Meisterwerke der Malerei(DVD-ROM), distributed byDIRECTMEDIAPublishing GmbH.ISBN:3936122202. – Pubblico Dominio

Geografia Antropica - (Lorsica)Il territorio comunale comprende, oltre all'abitato di Lorsica, le frazioni di Acqua di S...
03/03/2025

Geografia Antropica - (Lorsica)

Il territorio comunale comprende, oltre all'abitato di Lorsica, le frazioni di Acqua di Sopra, Barbagelata, Castagnelo, Figarolo, Monteghirfo (quest'ultima condivisa amministrativamente con il comune di Favale di Malvaro), Verzi per un totale di 17,72 km2. Le località di Costafinale, Scorticata e Pian della Chiesa fanno parte dell'eclave di Barbagelata, che si estende in val Trebbia e, in minima parte, in val d’Aveto. Dalla frazione, attraverso sentieri boschivi, è possibile raggiungere la vetta del monte Caucaso (1.245 m). Confina a nord con il comune di Favale di Malvaro, a sud con Cicagna e Orero, ad ovest con Moconesi e ad est con Rezzoaglio e Orero. L'exclave di Barbagelata confina a nord con l'exclave di Moconesi e il comune di Montebruno, a sud con Neirone e Favale di Malvaro, ad ovest con Torriglia e Neirone, e ad est con Montebruno e Rezzoaglio. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Lorsica)

Nella foto: Wikimedia Commons- File:Figarolo (Lorsica)-borgata Rossarino1.jpg – Fonte e Autore Davide Papalini - Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Ecco il mese pazzerello è giunto! Marzo darà anche l'arrivo ufficiale della primavera che auguro bella e felice a tutte/...
02/03/2025

Ecco il mese pazzerello è giunto! Marzo darà anche l'arrivo ufficiale della primavera che auguro bella e felice a tutte/i voi amici vecchi e nuovi. Buon proseguimento!!

Musei  - (Lorsica)           Alla storica tradizione e produzione locale dei damaschi è stato dedicato il 30 giugno del ...
28/02/2025

Musei - (Lorsica)
Alla storica tradizione e produzione locale dei damaschi è stato dedicato il 30 giugno del 2007 il museo del damasco e della storia del territorio vicino all'unica azienda locale operante nel settore.
Presso la frazione di Monteghirfo, divisa amministrativamente con il comune di Favale di Malvaro, è stato istituito nel 1975 un museo etnografico all'interno della casa natale di Maria Ferretti. Il museo descrive nel suo complesso la rappresentazione scenica, la vita quotidiana, di una tipica famiglia contadina di fine Ottocento con la presenza di oggetti, mobili e attrezzi da lavoro dell'epoca.( tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Lorsica)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Figarolo (Lorsica)-museo damasco2 (2023).jpg .Fonte e Autore Dapa19 - Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Monumento ai Caduti nella frazione di Figarola (Lorsica)   Nella foto: Wikipedia Commons -File:Figarolo (Lorsica)-monume...
26/02/2025

Monumento ai Caduti nella frazione di Figarola (Lorsica)

Nella foto: Wikipedia Commons -File:Figarolo (Lorsica)-monumento ai caduti.jpg - Fonte e Autore Davide Papalini - Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Lapide dei caduti di Lorsica La lapide elenca i caduti  di Lorsica nelle due guerre mondialiNella foto: Wikimedia Common...
24/02/2025

Lapide dei caduti di Lorsica

La lapide elenca i caduti di Lorsica nelle due guerre mondiali

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Lorsica-lapide guerre mondiale.jpg – Fonte e Autore Davide Papalini - Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Chiesa parrocchiale di Nostra Signora dell'Orto nella frazione di Castagnelo. La sua costruzione risale al 1836 e la pri...
21/02/2025

Chiesa parrocchiale di Nostra Signora dell'Orto nella frazione di Castagnelo.

La sua costruzione risale al 1836 e la primitiva ca****la venne ampliata e ingrandita tra il 1885 e il 1886; la cupola fu realizzata nel 1937. La parrocchia fu istituita dal vescovo di Chiavari monsignor Fortunato Vinelli,l'8 maggio del 1903 staccandola dalla parrocchia centrale di Lorsica. (tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Lorsica)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Castagnelo (Lorsica)-chiesa nostra signora dell'orto-complesso.jpg - Fonte e Autore Dapa19 - Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Chiesa di Sant'Andrea (Lorsica) La chiesa di Sant’Andrea è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Verzi n...
19/02/2025

Chiesa di Sant'Andrea (Lorsica)

La chiesa di Sant’Andrea è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Verzi nel comune di Lorsica, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato della Val Fontanabuona della diocesi di Chiavari. La parrocchia di Verzi, per attestazione di storici, è una delle più antiche dell'attuale diocesi di Chiavari e di essa già nel 1069 si trovano notizie sulla "pieve plebana di Verzi". In una bolla risalente al 16 marzo 1162, emanata da papa Alessandro III, vengono confermati i diritti del monastero di San Fruttuoso sulla chiesa di Sant'Andrea di Verzi. A quel tempo e negli anni successivi la parrocchia risultò essere una delle più estese per territorio confinando anche con la diocesi di Tortona sul cui confine nel XIV secolo venne edificata la chiesa di San Giuseppe di Barbagelata. La sovranità della parrocchia comprendeva luoghi come Favale di Malvaro, Lorsica, Monteghirfo, Castagnelo e Barbagelata godendo così dell'intera giurisdizione di tutta la vallata del torrente Malvaro. Col passare degli anni si verificarono importanti cambiamenti alla parrocchia di Verzi che portarono, nel 1598, all'indipendenza della chiesa di San Vincenzo di Favale di Malvaro e, nel 1603, della chiesa parrocchiale di Nostra Signora Annunziata di Lorsica. Successivamente, nel 1837, per decreto dell'arcivescovo di Genova cardinale Placido Maria Tadini, venne resa indipendente la parrocchia di San Bernardo di Monteghirfo a cui seguirono nel 1910 la parrocchia di Castagnelo e infine nel 1915 la parrocchia di Barbagelata. La parrocchia è stata eletta a Prevostura nel 1899 e dedicata da Daniele Ferrari, vescovo di Chiavari, il 27 marzo del 1987. Fu costruita nel XVII secolo. L'attuale struttura richiama lo stile architettonico ottocentesco con una facciata, del 1879, con colonne in finto marmo e capitelli di ordine corinzio. L'interno è ad unica navata con cinque altari laterali ricavati nelle nicchie intorno alla metà del XVIII secolo; le decorazioni nella volta e nel presbiterio sono risalenti al 1859. Di pregio artistico è il caratteristico presepe che inizialmente fu attribuito allo scultore Anton Maria Maragliano. Approfonditi studi hanno invece evidenziato che l'opera fu prodotta in una bottega di Napoli verso la fine del XIX secolo e trasferita in seguito nella chiesa di Verzi; il presepe è stato recentemente restaurato nel suo complesso dall'ente provinciale genovese.( tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Andrea_(Lorsica)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Verzi (Lorsica)-chiesa sant'andrea-complesso.jpg – Fonte e Autore Dapa19 - Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Chiesa di Santa Maria Regina del Creato              La chiesa di Santa Maria Regina del Creato è un luogo di culto catt...
17/02/2025

Chiesa di Santa Maria Regina del Creato

La chiesa di Santa Maria Regina del Creato è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Barbagelata, nel comune di Lorsica nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia di San Giuseppe del vicariato della Val Fontanabuona della diocesi di Chiavari. L'edificio è situato presso la frazione di Barbagelata e in virtù dell'elevata altitudine, 1.125 metri sul livello del mare, è considerata la chiesa posta più in alto dell'Appennino Ligure. L'antica chiesa posta al centro del paese, già segnalata dalla cartografia del XVII secolo e risalente al XVI secolo, fu incendiata per rappresaglia nel 1944 dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Nel centro del paese sono ancora visibili i resti. Nel 1972, a poca distanza dal sito originale, fu edificata la chiesa nuova. L'edificio, voluto dal parroco don Agostino Dellepiane, con la collaborazione di padre Costantino Ruggeri e su progetto degli architetti Cesare Lacca e Pietro Gaviglio di Milano, è in stile visibilmente moderno, simile a quello di altri edifici sacri realizzati dai i progettisti, fra i quali la chiesa di Gesù Risorto di Lavagna o la chiesa nuova di Sant'Anna a Rapallo .Si tratta di una costruzione a forma di grande tenda in legno e vetrate. La croce sopra l'altare è stata realizzata con travi in legno recuperate dalla demolizione di un vecchio fienile. Venne consacrata nel 1972 da Luigi Maverna, vescovo di Chiavari; successivamente furono realizzate le opere parrocchiali, utilizzate per campi estivi e ritiri spirituali.(tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Regina_del_Creato)

Nella foto: Wikimedia Commons - File:Chiesa nuova Barbagelata.jpg - Fonte Transferred from it.wikipedia to Commons. - Autore Transferred from it.wikipedia to Commons.- Pubblico Dominio -

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