31/03/2025
‼️ 𝗜𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗺𝗼𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗠𝘆𝗮𝗻𝗺𝗮𝗿 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲𝗺𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗼: secondo le analisi satellitari ancora (molto) preliminari dell'Università di Taiwan, la rottura della faglia di Sagaing si estende per oltre 300 km, con slittamenti massimi che superano i 4 metri. Questi dati andranno confermati nei prossimi giorni ma sembrano convalidare una teoria che era stata avanzata da alcuni ricercatori riguardo alla complessità dell’evento.
Secondo le loro modellazioni c’è una concreta possibilità che il terremoto di M 7.7 di venerdì sia stato un evento supershear, una categoria particolare di terremoti in cui la rottura della faglia si propaga più velocemente delle onde S (secondarie), in questo caso a circa 5 km al secondo, contro i 2-3 km/s dei terremoti “classici”. Senza scendere in troppi tecnicismi, ci basta sapere che i terremoti supershear producono uno scuotimento del suolo molto più forte in un’area molto più ampia e provocano danni più gravi ed estesi soprattutto nella direzione della rottura, in questo caso verso sud, dove si concentra la maggior parte dell’energia. È come una vera e propria onda d'urto sismica.
Analizzando le forme d’onda del terremoto e i tempi di arrivo delle varie onde S alle stazioni sismiche, i ricercatori avevano ipotizzato che in circa 80-90 secondi il terremoto di venerdì avesse rotto un segmento di faglia che si estendeva per circa 350 km, un dato molto vicino a quello effettivamente osservato nelle analisi satellitari dell’Università di Taiwan.