
06/07/2025
“L’hanno lasciato legata per morire… ma non sapevano che le restava un po’ di speranza.”💔🐾🌲 Se non l’avessero ripresa in video, nessuno ci avrebbe creduto.
Un gruppo di ciclisti amatoriali decise di cambiare percorso della domenica.
Volevano “ provare unsentiero nuovo”.
Quello che non sapevano è che stavano imbattersi in una scena talmente crudele…
che nemmeno negli incubi peggiori si potrebbe immaginare.
Nel mezzo del bosco, tra alberi secchi e un silenzio quasi irreale, uno di loro si fermò di colpo.
Qualcosa si muove vicino a un tronco.
Appena un respiro.
Una figura così magra da confondersi con il paesaggio.
Quando si avvicinarono, sentirono il cuore spezzarsi: una cagnolina, legata al collo a un albero, con la corda così stretta che quasi non poteva girare la testa.
Le ossa sporgevano. Lo sguardo era vuoto, come se avesse già smesso di lottare.
La lingua penzolava secca. Le zampe tremavano.
Qualcuno l’aveva lanciato lì. Non per sbaglio.
Con l’intento chiaro e crudele di farlo morire lentamente.
Senza testimoni. Senza rumore.
Di fame.Di sete.Di abbandono.
Dicono che la crudeltà umana non conosce limiti…
Ma a volte, la speranza riesce a infilarsi anche nelle fessure più impossibili.
Si stima che forse lì da 5 giorni, senza cibo e acqua.
Sola. Legata.
Ascoltando i suoni del bosco mentre il suo corpo si spegneva.
Eppure … era ancora viva.
Uno dei ciclisti si inginocchiò davanti a lei.
>. sussurro mentre provava ad accarezzarla.
Lei non reagì. Non aveva più forze.
Ma nel momento esatto in cui la liberarono, con il pochissimo fiato che le restava… scodinzolò.
💔Si scodinzolò.
Dopo tutto quello che aveva subito, era ancora capace di fidarsi.
La sollevarono in braccio tutti insieme e la portarono fino alla strada, verso il veterinario più vicino.
La battezzarono Alma.
Perché era l’unica cosa che le restava: l’anima.
I primi giorni furono critici.
Aveva la febbre, le gengive pallide, e i reni iniziarono a cedere.
Non mangiava, non abbaiava. Dormiva soltanto…
come se il corpo aveva bisogno di dimenticare.
I veterinari dicevano che non sapevano se ce l’avrebbero fatta.
Ma Alma aveva una forza che nessuno sapeva spiegare. Come se dentro di lei ci fosse la certezza che, stavolta, qualcuno sarebbe rimasto.
Oggi, settimane dopo, Alma non solo è sopravvissuta: è stata adottata dalla figlia del ciclista che la trovata.
Una bambina di 10 anni che ama i cani.
A volte, quando l’umanità mostra il suo volto peggiore… la vita risponde con un miracolo.
E quel miracolo ha zampe, cicatrici…
è un cuore che batte più forte del dolore.