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SlowTravels Raccontiamo Bari attraverso percorsi lenti, unendo la storia delle persone a quella delle pietre

20 LUG h21.00 - TURNO DI NOTTE - FREETOUR | CONTRIBUTO LIBERO | START Piazza OdegitriaPer vicoli e corti, archi e chiese...
16/07/2025

20 LUG h21.00 - TURNO DI NOTTE - FREETOUR | CONTRIBUTO LIBERO | START Piazza Odegitria

Per vicoli e corti, archi e chiese: storia, leggende, tradizioni e misteri. Streghe, santi, re e grandi condottieri… e grandi ladri,
sorseggiando una Peroni "croccante".
Tour a contributo libero.
Prenotazione obbligatoria sul sito per disponibilità. Partenza dalla sede di Slowtravels, in Piazza Odegitria 4, Bari, accanto alla Cattedrale.

Con Malalingua – Ho ottenuto un posto nella sua lista delle interazioni settimanali perché sono tra le persone con più i...
16/07/2025

Con Malalingua – Ho ottenuto un posto nella sua lista delle interazioni settimanali perché sono tra le persone con più interazioni! 🎉

09/07/2025

☀🤍❤ 𝐁𝐚𝐫𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟓 ❤🤍☀

✨️ Come non dedicare, proprio nella città di Bari, un tempo e uno spazio speciali ad uno dei santi più amati al mondo, ovvero 𝐒𝐚𝐧 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐚 𝐁𝐚𝐫𝐢?!
E come non farlo proprio in uno dei quartieri in cui il Santo è oltremodo benvoluto, dopo aver rappresentato questo spettacolo nel Teatro Piccinni?!

🌏⚪️🔴 Se in tutto il mondo San Nicola è molto amato, a Bari è profondamente adorato, venerato. Il 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞 tra la città e il suo Santo Patrono è tanto antico e radicato da abbattere qualsiasi barriera. E tale venerazione viva e pulsante è tale da sconfinare 𝐝𝐚𝐥 𝐫𝐞𝐥𝐢𝐠𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐢𝐜𝐨, fino ad intrecciarsi saldamente al tessuto sociale e alle vicende quotidiane della città.
𝐒𝐚𝐧 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐁𝐚𝐫𝐞𝐬𝐢 racconta proprio questo rapporto indissolubile, ripercorrendo alcune storie legate alle tradizioni del culto di San Nicola, dagli episodi più antichi agli aneddoti più recenti, divertenti e ai tanti riferimenti culturali, iconografici e gastronomici.

🗓 𝟏𝟐 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨
🕛 𝐡 𝟐𝟎.𝟎𝟎
🎭 𝐒𝐚𝐧 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐁𝐚𝐫𝐞𝐬𝐢
con 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐞 𝐏𝐢𝐧𝐭𝐨, 𝐄𝐧𝐳𝐨 𝐓𝐨𝐦𝐚, 𝐌𝐨𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐃𝐞 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞, 𝐕𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐆𝐚𝐝𝐚𝐥𝐞𝐭𝐚
allestimento a cura di 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐞 𝐏𝐢𝐧𝐭𝐨
𝐂𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐢𝐚 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚
📍 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐈𝐈, via Marche 1

🌺‼️𝙎𝙖𝙧𝙖̀ 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙥𝙧𝙚𝙩𝙖𝙧𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙇𝙄𝙎‼️🌺

𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐞𝐬𝐚𝐮𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 (𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐚)
☎ Per info e prenotazioni 𝟑𝟓𝟏𝟖𝟓𝟐𝟖𝟒𝟎𝟒

L’ 𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 a 𝐁𝐚𝐫𝐢 è 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐚 con 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚
Progetto Le due Bari, Assessorato alle Culture del Comune di Bari, Poc Metro 2014-2020, Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud

🎉 Questa settimana ho ottenuto il badge Talento emergente per aver creato contenuti coinvolgenti che stimolano l'interes...
07/07/2025

🎉 Questa settimana ho ottenuto il badge Talento emergente per aver creato contenuti coinvolgenti che stimolano l'interesse dei miei fan!

“HAI PROPRIO LE MANI DA PIANISTA!”IL MIO IO POSTADOLESCENTE E IL TRANSFEMMINISMONon studiate antropologia. Mai. Sarete p...
30/06/2025

“HAI PROPRIO LE MANI DA PIANISTA!”
IL MIO IO POSTADOLESCENTE E IL TRANSFEMMINISMO

Non studiate antropologia. Mai. Sarete portati a guardare il mondo umano come un etologo guarda gli animali, ricercando archetipi comportamentali ancestrali… e complicando a dismisura le relazioni.
Ma tutto diventa divertente. Assai. Anche ripercorrere le storie all’indietro.
Diventano assai chiari ad un certo punto certi nostri comportamenti, certi modi di fare e, soprattutto, certe scelte amorose.
Pare che tra le caratteristiche alla base delle regole dell’attrazione, uno degli elementi più interessanti del fenotipo femminile siano i capelli ricci.
I modelli della “femmina attraente” proposti dai media spaziano dalla “strega mora e riccia” a Lady Oscar (giusto per scavare nella memoria). Ma vogliamo analizzare le “donne per eccellenza”, le modelline di Manara, fonte di tantissimi spasmi da ragazzini e da furtive letture da Feltrinelli per non comprare i costosissimi albi illustrati dei prolifico dispensatore di femmine ammiccanti?
Sì, perché, a volerla dire tutta, il Maestro non si limita al fenotipo, all’esteriorità: labbra carnose, lentiggini, capelli ricci svolazzanti… ma, ovviamente, a pose intriganti, abitini microscopici e grandissima disinibizione.
Del resto, deve vendere. E vende. E pure tanto.
Però…
Però c’è da dire che, ad una attenta analisi, non fa altro che proporre la summa degli archetipi fisici e culturali della “donna affascinante”.
In due parole, la gattamorta.
E, c’è ancora da dire che, nonostante tutta la sua evoluzione culturale, l’uomo, non l’essere umano, ma proprio l’uomo, il maschio, il portatore quello sfigatissimo cromosoma Y, alla fine cede al modello.
Quanti ne ho visti sprecarsi in apologie della bellezza, dell’uguaglianza, del pensiero più raffinato… e poi perdersi dietro alla riccioluta di turno, con fare fascinoso e misterioso e, degno delle più bieche storie sulla fascinazione del seicento, finire vittima strisciante, zerbino succube dei di lei più sordidi desideri, dal diventare seguace di vari e sconosciuti culti orientali, collezionare conchiglie o praticare misteriose pratiche di meditazione, con la vera unica magia di vedere volatilizzarsi fasci di contanti.
Ecco. Io non sono (stato) da meno.
Da giovane, tanto giovane, studiavo filosofia, leggevo poesie, scrivevo, componevo. E scattavo foto.
Una sera ad una mostra di arte contemporanea - Dio ce ne salvi, spesso e volentieri - mi imbatto anch’io nell’archetipo.
Era bellissima.
Quegli occhi enormi, le labbra carnose. La pelle abbronzata e, ovviamente, una selva di ricci dai riflessi rossi.
Ed era un’artista. Dipingeva quadri materici.
Ci presentarono amici comuni… e le scattai delle foto con la mia fedelissima Pentax e le pellicole bianconero ad alta sensibilità. In quei tempi (verso la fine del Pleistocene, in epoca fotografica) la fotografia era ancora un metodo d’approccio efficace.
Qualche giorno dopo in camera buia apparvero sotto gli acidi i suoi occhioni e i suoi riccioloni.
E nulla, iniziammo a frequentarci. Lei era più grande di me di qualche anno, tempo notevole quando tu di anni ne hai diciannove e lei ne ha ventotto.
Lunghe passeggiate sul mare, in bicicletta, che finivano con un bagno tra gli scogli e, ovviamente, e si leggeva Borges insieme.
Oppure la mia sgangherata Uno da universitario si arrampicava in meravigliosi antri della verde Murgia.
Ma ci si frequentava in modo strano. Ci si vedeva la mattina, il pomeriggio. Ma quasi mai di sera.
Poi mi disse perché.
Di sera doveva frequentare misteriosi personaggi con grosse Mercedes e sopra i cinquanta che le promettevano esposizioni in gallerie e vendite strepitose.
Strepitose.
Doveva esserle andata “bene” la serata precedente, perché quel pomeriggio le stavo suonando una cosa in cui ci avevo messo un tantino di impegno… e lei mi disse “certo… si vede… hai proprio le mani da pianista!”.
Mani che non ho, ovviamente.
E fu l’ultima volta che ci vedemmo.
Qualche anno dopo passeggiavo con amici e fidanzata nel quartiere Liberty di Bari.
Lì, tra le volute meravigliose del foyer del Kursaal, quando era ancora il Caffè del Teatro, mi sentii osservato.
Erano i suoi occhi, dall’altra parte.
Seduta nell’angolo, distratta dalla conversazione di altri sessantenni.
Il tempo era passato. Per tutti.
E c’è chi viene baciato da Eros e non lo sa. Poi, magari, Eros va via.
Poi Eros lo incontri lì, in una mostra, su un vaso greco, tra le righe di un capitolo di un trattato di antropologia.
Lui è sempre Eros, l’alato che dà le ali.
E gli uomini (e le donne) se lo lasciano - spesso - scappare.
Non c’è retorica, né triste legge morale: non ci sono vinti o vincitori. Oddio, gli uomini davanti all’Amore perdono sempre, quando pensano di cavalcare la tigre.
Perché Eros è figlio di Penìa e Poros, di Povertà e Espediente. Perché ama e anela bellezza, e fa di tutto per possederla e, come tale, è incontrollabile.
Quello te lo insegna l’antropologia o, dopo un po’, l’esperienza.
Solo che lui, Eros, è l’archetipo, ed è eterno. Noi, meno.
Molto.

Di gattamorte, streghe, masciare, archetipi e, soprattutto, di femminismo intersezionale si parla ne La Città delle Donne, domenica 6 alle 10.

_foto Le mie mani da pianista
_audio The Heart Ask Pleasure First, Michael Nyman

30/06/2025

☀🤍❤ L’ 𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 a 𝐁𝐚𝐫𝐢 è 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐚 con 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚❤️🤍☀️

👉🏻 Partecipa al 𝐋𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 “𝐁𝐚𝐫𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐫𝐚𝐭𝐚”, a cura dell'Associazione “𝐈 𝐂𝐮𝐬𝐭𝐨𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚”.

🕛 𝟏𝟏 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢 da 𝐝𝐮𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐚𝐬𝐜𝐮𝐧𝐨
🗓 𝟑, 𝟖, 𝟏𝟎, 𝟏𝟓, 𝟏𝟕, 𝟐𝟐, 𝟐𝟒, 𝟐𝟗, 𝟑𝟏 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝟓, 𝟕 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓
📍 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐎𝐝𝐞𝐠𝐢𝐭𝐫𝐢𝐚 𝟒, a Bari

⚪️🔴 “Bari narrata” è un percorso laboratoriale multidisciplinare, condotto da 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 e 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐑𝐮𝐠𝐠𝐢𝐞𝐫𝐢, con il contributo dell'Associazione 𝐈 𝐂𝐮𝐬𝐭𝐨𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚, dedicato alla riscoperta e alla narrazione di alcune 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐁𝐚𝐫𝐢, attraverso 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐞 𝐝’𝐚𝐫𝐭𝐞: dallo storytelling teatrale alle arti figurative, da un focus sul dialetto barese come lingua teatrale, alla narrazione attraverso documenti e simboli architettonici e molto altro ancora.
Ogni incontro approfondirà un’area tematica, sempre in modo dinamico e innovativo, per 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨.

𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨
☎ Per info e prenotazioni 𝟑𝟖𝟗 𝟏𝟐𝟕 𝟖𝟕𝟖𝟎

Progetto Le due Bari, Assessorato alle Culture del Comune di Bari, Poc Metro 2014-2020, Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud

Indirizzo

Bari

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 19:00
Martedì 09:30 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 19:00
Giovedì 09:30 - 19:00
Venerdì 09:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 19:00
Domenica 09:30 - 13:00

Telefono

+393891278780

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