19/06/2025
Per 35 lunghi anni, a Diana Nyad ripetevano sempre la stessa canzone:
"È impossibile."
"Alla tua età certe cose non si fanno più."
Ma lei non ci stava. Non voleva accettare che un sogno avesse una data di scadenza.
Nel 2013, a 64 anni, si è tuffata nelle acque aperte dell’oceano con un obiettivo che la accompagnava da una vita: nuotare da Cuba alla Florida. Senza gabbia di protezione. Senza sconti. Solo lei, il mare, e oltre 170 chilometri di sfida pura.
C’erano già stati quattro tentativi.
Quattro volte in cui l’oceano aveva avuto la meglio: meduse velenose, correnti implacabili, spossatezza estrema.
Ma Diana, stavolta, aveva deciso che nessuna onda l’avrebbe fermata.
Ha nuotato per 53 ore consecutive.
Sola tra le onde, il corpo martoriato, la mente vicina al crollo… ma mai un momento di resa. Ogni bracciata era un atto di coraggio. Ogni respiro, una promessa a se stessa.
Le dicevano che era una follia.
Che nessuno ce l’aveva mai fatta.
Che a quell’età era un azzardo.
Ma lei ha smesso di ascoltare. E ha continuato a nuotare.
Quando finalmente ha toccato la riva di Key West, piangendo per l’emozione, ha regalato al mondo due frasi che ancora oggi fanno tremare il cuore:
"Non sei mai troppo vecchio per inseguire i tuoi sogni."
"Non arrenderti mai."
Diana Nyad non ha solo attraversato un tratto d’oceano. Ha attraversato i confini dell’impossibile.
E ci ha lasciato una lezione che vale per tutti:
I limiti più duri non sono quelli del corpo. Sono quelli che ci mettiamo nella testa.
E a volte, la vittoria più grande… è avere il coraggio di provarci ancora.