Casali del piacentino

Casali del piacentino Splendido casale immerso nella natura delle colline piacentine Il podere (in vendita)

Credo che non ci sia più tempo. Fino a Perino in direzione Bettola.
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Parlo di quel tempo dai bordi molli attraverso il quale si possono fare cose ormai dimenticate come prendersi cura di sé. Parlo del tempo attraverso il quale siamo cresciuti, il tempo dei progetti futuribili, il tempo delle digressioni impossibili, quello dove, guardando nel binocolo del futuro, tutto era possibile, vicino e affascinante. Ma voglio parlare anche del tempo del silenzio, della rifle

ssione e del raccoglimento. Ecco, forse quel tempo non verrà più, e se pure venisse, non avrebbe la medesima sfrontatezza, non avrebbe le stesse vesti lucenti di allora, ma vestirebbe i panni dell’adultezza, della serietà e della pianificazione. Quando incontrai per la prima volta il casale, fu amore a prima vista! Nulla mi sapeva affascinare maggiormente delle sue mura sicure, dritte, ancora affilate, come se i costruttori di allora potessero “sentire” la mia soddisfazione nell’ammirarle. Perfette, austere e antiche come ogni cosa che possegga un suo proprio valore interiore. Le volte di pietra scavata del piano terreno erano sì lì a testimoniare quanta passione e sudore costarono ma ora, proprio per lo scorrere del tempo passato, mi restituivano dolcezza e raccoglimento: piacevolezze impareggiabili! E poi c’erano, a tirare dalla loro parte la coperta del compiacimento, la dolcezza delle colline piacentine, la verzura dei colli e il lontano frusciare della cascata che mi facevano credere che il tempo, per qualche ragione a me oscura, si fosse addormentato. Milano è una grande città e come tante altre realtà urbane italiane, è un gomitolo di improbabili ma possibili tracce, un volano imprescindibile di opportunità di incontro e di “scontro”, di lavoro, cultura e molto altro, ma tra le sue regole cittadine, la carenza di “pace, verde e silenzio”, emergono con prepotenza, forse addirittura urlano, bistrattando in tal modo quel silenzio che qui, è regola aurea. Per non parlare di profumi che avvolgono i pensieri, incartandoli come caramelle inattese! Ogni stagione ha la propria costellazione olfattiva... D’inverno, è l’odore della neve a svettare sopra agli altri e i suoni vengono catturati e taciuti nel manto di neve stessa...Persino la cascata del fiume Perino, ghiacciando, tace la propria cantilena acquida per consegnare alla vista lo spettacolo unico del grido d’acqua imprigionato nel ghiaccio! Il calore della legna, che arde nei camini e nelle stufe, ridà tepore e colore alle cose...almeno a quelle dentro casa...
Poi tutto si fa improvviso, anche i rumori riemergono dalla stagione invernale e si manifestano in strepitii di uccelli e centinaia di animali destati dal letargo stagionale. In questa stagione, a richiamare lo sguardo, sono le molteplici sfumature di verde che circondano il casale. Conifere, faggi, lecci, qualche pruno selvatico e gli ontani, si arricchiscono di colori che toccano tutte le tonalità del verde e trovano rifugio anche tra i nostri pensieri, arricchendoli di ulteriori considerazioni, di nuove prospettive, che soltanto poco tempo prima non avremmo saputo cogliere... Verso la fine di maggio, inizia il profumo del fieno. Penso che ognuno di noi abbia conservato in sé l’odore dell’erba tagliata, l’erba del primo taglio, quella più profumata...Sì certo, è proprio così, ognuno di noi ne conserverà un ricordo solido, ma qua, sarà per i seicentocinquanta metri di altitudine, sarà per la bontà dell’aria e delle acque meteoriche pressoché pure, pare che il profumo sia più intenso, quasi solido tanto è persistente...
L’estate arriva che è un lampo. I roveti, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, producono frutti succosi, carichi di sole e sostanza. Anche i pochi gelsi restati, danno more bianchissime e dolcissime...
In questo periodo, lungo la recinzione che si affaccia a Sud, è possibile incrociare escursionisti sul percorso che porta alla cascata del fiume Perino. E’ un tragitto di strada che si può compiere solo a piedi, sebbene qualche scavezzacollo con la moto si addentri, di tanto in tanto, fino al termine. Ma sono rari e, per quanto rumorosi, mai fastidiosi, quasi una piacevole interruzione alla pace bucolica che regna nel sito. Affiancato all’ingresso della proprietà, c’è un bel lavatoio con le vasche in pietra e la copertura in legno e coppi. E’ molto ben conservato e particolarmente scenografico. Inutile dire che più nessuno venga a lavare i panni proprio lì, ma averlo in ordine è sempre piacevole. Di fronte al podere, c’è un agriturismo con qualche camera affittabile. Si mangia in modo semplice e assai genuino. I gestori sono persone del luogo, con impressi nell’indole i caratteri affabili di chi conosce la semplicità della terra e delle colline piacentine. Sotto all’agriturismo, ci sono delle case abitate saltuariamente, e una famiglia che ha rinunciato a spostarsi a valle per...impossibilità di scendere ai compromessi che la vita propone al cittadino. Il supermercato più vicino, ad esclusione dei generi alimentari prodotti dall’agriturismo – salumi, uova, latte, burro e formaggi – è a Bettola, una via di mezzo tra una cittadina e un “paesone” di collina e dista circa venti minuti di auto. Per arrivare a Calenzano Fondo da Piacenza, basta seguire le indicazioni per Travo, Rivergaro o Ponte dell'Olio . Da Milano dista circa un’ora e un quarto andando a velocità di crociera. Genericamente, si esce dall’autostrada A1 a Piacenza Sud e si segue la Statale 45 per 29 Km. Dopo 6 Km si segue per Calenzano. Per darvi un’idea di tempo, da Piacenza ci si impiega, senza ammattire con gli incriminati “autovelox”, circa un’ora. Il podere è composto da tre edifici indipendenti con destinazione funzionale residenziale: il primo è la casa padronale; il secondo una piccola foresteria: il terzo una stalla con fienile. La casa padronale
E’ interamente in pietra, perfettamente esposta a Sud, su tre piani: piano terra, primo e secondo. La superficie è di circa 180 Mq. Esiste anche un sottotetto recuperabile sul quale ancora si deve ragionare e progettare, ma è un’ulteriore possibilità, poiché la metratura non manca di certo...
A piano terra ci sono due stanze separate dal vano scala, mentre la stanza esposta a Est sfocia in una bellissima veranda a tutta altezza, con il tetto a vista da cui godersi il bel panorama. Salendo, la disposizione planimetrica del primo e del secondo piano si ripropone uguale a quella del piano inferiore, con la sola assenza della veranda. Lo stato conservativo dell’intero podere è sorprendente. Ci sono ancora i serramenti con i vetri, le capriate del tetto sono in ottimo stato. La copertura è in scaglie di pietra, tipiche delle costruzioni locali. Di fronte alla facciata principale, a ridosso del limite di proprietà, oltre al bel prato pianeggiante, c’è un delizioso forno in pietra perfettamente funzionante. La foresteria
Si tratta di un piccolo edificio di circa 50 Mq. leggermente sfiancato rispetto alla casa padronale, posto su due piani con un secondo accesso dal piano strada antistante l’agriturismo. Qui è possibile ricavare una camera da letto con un bagno. L’edificio, anch’esso in pietra, si presenta come una piccola bomboniera da “riempire di umanità”. Al piano del giardino, ripropone la medesima metratura (circa 25 Mq.) dove è possibile ricavare un soggiorno con cucina a vista. La scala interna mette in collegamento i due piani, e sul fianco esposto a Ovest c’è la legnaia. La stalla e il fienile
E’ un edificio costruito alla fine dell’ottocento- primo novecento per il ricovero degli animali. La superficie è di circa sessanta metri quadri ma possiede un primo piano di uguale metratura e un bellissimo portico al quale è già stato fatto il cambio di destinazione d’uso in comune e risulta uno spazio accessorio alla residenza. L’altezza del piano terra è di cm. 260; quella del primo piano di cm. 4,20. Il portico, con pilastri in mattoni e capriate in legno a vista, misura circa 5,30 di altezza nella parte sotto il colmo. Il terreno
Il podere ha attorno sette appezzamenti di terra per un totale di 14,500 Mq., in corpo unico e dolcemente collinare, con una buona porzione recintata da un muretto alto circa un metro e la classica rete metallica verde. Non ci sono impianti ed è interamente da recuperare. Il costo medio per una buona ristrutturazione si aggira, in media, attorno ai 1000€./Mq.

Indirizzo

Calenzano Fondo
Bettola

Telefono

333221287

Sito Web

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