Natura&Cultura - I Viaggi del Gufo

Natura&Cultura - I Viaggi del Gufo Studio Professionale Natura & Cultura: diffusione della cultura ambientale, ricerca naturalistica, conservazione della natura, turismo naturalistico.

09/07/2025

📣 PARTECIPA AL CONCORSO FOTOGRAFICO "IL MIO GIARDINO BIODIVERSO"
📅 dal 7 luglio al 31 agosto
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👉 promuove Legambiente Lombardia nel quadro del progetto LIFE NatConnect2030 e in collaborazione con Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, Legambiente Veneto, Legambiente Emilia-Romagna APS e Legambiente Trento



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03/07/2025

Regione Lombardia e ATS Città Metropolitana di Milano hanno trasmesso indicazioni relative agli atti e ai materiali informativi che indicano il comportamento da tenere in caso di puntura dalle zecche.

Le Zecche, attraverso la loro puntura
che di solito è indolore, possono essere vettori di patologie.

Dove si possono trovare?
Erba, cespugli; ambienti umidi ed ombreggiati (zecche dei boschi); zone calde e asciutte con vegetazione bassa (zecca dei cani); ambienti boschivi e con erba incolta

Azioni Preventive

☑️Indossare abiti chiari, coprire le estremità, soprattutto quelle inferiori, con calze chiare (che permettono di vedere più facilmente la zecca)
☑️Utilizzare pantaloni lunghi e, preferibilmente, un cappello.
☑️Non addentrarsi in zone in cui l’erba è alta.
☑️Conclusa l’escursione, effettuare un esame visivo e tattile della propria pelle e degli indumenti, rimuovendo eventualmente le zecche presenti. Le zecche tendono a stabilirsi su testa, collo, dietro le ginocchia e sui fianchi.
☑️Trattare i propri animali domestici con appositi prodotti contro le zecche, seguendo le istruzioni riportate in etichetta.
☑️Controllare e scuotere gli indumenti prima di portarli nelle abitazioni e poi lavarli.
☑️La zecca individuata va prontamente rimossa; minore è il tempo di permanenza del parassita sull’ospite, minore sarà la probabilità di contrarre un’eventuale infezione.
☑️Utilizzare repellenti cutanei efficaci contro le zecche, seguendole istruzioni riportate in etichetta.
☑️Quando è necessario rivolgersi a personale specializzato?

Rivolgersi al proprio medico curante, soprattutto nel caso in cui si noti un alone rossastro che tende ad allargarsi o si manifestino sintomi simili a quelli dell’influenza

12/06/2025

Quali cani da protezione si possono incontrare in Lombardia e come comportarsi?

I cani da protezione svolgono il loro lavoro in mezzo e nelle vicinanze delle greggi e delle mandrie. In Lombardia si possono incontrare i Mastini Abruzzesi, impiegati soprattutto per la protezione da lupo e orso degli ovini, ma adattati anche a quella di bovini a equini e altri animali, e i Pastori della Sila, introdotti in tempi più recenti e impiegati principalmente per la protezione degli ovicaprini dal lupo.
I cani da protezione lavorano in gruppi organizzati: se dovesse capitarvi di fermarvi a osservarli noterete che alcuni rimangono in mezzo alla mandria o al gregge, altri si dispongono ai margini, alcuni abbaiano e si fanno notare, altri assumono un atteggiamento molto più discreto.
Se dovesse capitarvi di incontrarli, probabilmente si avvicineranno a voi, ma una volta capito che non rappresentate un pericolo torneranno dai loro animali; tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che è importante adottare per evitare incidenti e per supportare il lavoro dei cani e degli allevatori.
🏃🏻‍♂️ Aggirate il gregge o la mandria
🚲 Se siete in bicicletta scendete e conducetela a mano
❌ Evitate di brandire bastoni, lanciare oggetti etc
❌ Evitate di avvicinarvi agli animali
🐶 Se avete un cane, tenetelo al guinzaglio.

Eliante, Io non ho paura del lupo e DifesAttiva hanno creato un cartello, molto leggibile e riconoscibile, che raccoglie queste semplici regole. Per approfondire, esiste anche il sito caniprotezionebestiame.it
Il cartello è a disposizione degli allevatori interessati: in Lombardia dieci allevatori hanno già adottato il cartello, sono distribuiti nelle province di Bergamo, Sondrio, Brescia e Como.

29/04/2025
17/04/2025
16/04/2025

Uno dei problemi della nostra società è che la forma conta più della sostanza. E ciò non riguarda solo l'aspetto, ma anche il modo in cui si fa informazione. Se una "mezza notizia" la si infiocchetta a dovere, condendola con sensazionalismo ed allarmismo, lo scoop è assicurato.
Ciò sta succedendo con i titoloni dedicati alla "scoperta" del pesce palla argenteo in Adriatico, facendo leva sulla paura, sul panico, sull'allarme... beh, già accade con specie innocue, figuriamoci con specie tossiche ed aliene come Lagocephalus sceleratus.

Andiamo con ordine: questo pesce palla è arrivato in Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, facendo la sua prima apparizione nel 2003. Dieci anno dopo, nel 2013, è stato pescato a Lampedusa, di fatto la prima segnalazione in acque italiane. Da quel momento è stata un'escalation e, complice il riscaldamento delle acque, ha espanso il suo areale, arrivando fino al Tirreno centrale.
Insomma, c'è da anni, ma non ha mai suscitato molto interesse mediatico... o forse l'abbiamo dimenticato, perché in tantissimi, leggendo in questi giorni le notizie che lo rigardavano, hanno inteso che si trattasse di una nuova segnalazione per l'Italia.
In realtà, la novità non è per noi, ma per la Croazia: dopo che è stato trovato in Alto Adriatico, l’Istituto oceanografico di Spalato ha infatti invitato a fare molta attenzione, essendo una specie realmente tossica.
Sebbene non ai livelli del celebre fugu giapponese, la carne di L. sceleratus contiene una tossina - la tetradotossina - che può causare la paralisi del sistema respiratorio e problemi al sistema cardiocircolatorio, con effetti che possono rimanere anche dopo la cottura.

Il pericolo c'è, tanto che non può essere venduto o consumato, ma non è una novità per le coste italiane, bensì una delle tante specie aliene che stanno invadendo le nostre acque.
Ciò che emerge dalle reazioni della gente è che si fa ancora poca divulgazione a tema alloctonia, sottostimando la problematica e portando il grande pubblico a focalizzarsi solo una manciata di specie aliene, senza renderci conto che quelle dall'elevato appeal mediatico sono solo la proverbiale punta dell'iceberg.

(Testo di Andrea Bonifazi)

15/04/2025
15/04/2025

In questi giorni si sta parlando di una scoperta sensazionale: una colonia di granchi giganti dentro Roma, in un'area umida dei Fori Imperiali chiusa al pubblico dove sono presenti canalette di scolo sotterranee. Pazzesco, dei granchi che vivono lì sin dai tempi degli antichi romani!.. ma cosa c'è di vero?

Beh, questa volta è tutto vero, ma raccontato con troppo sensazionalismo: infatti, non è una scoperta nuova, una popolazione di Potamon fluviatile è nota almeno dal 1997.
È strano pensare che ci siano i granchi al centro di Roma, ma la fauna urbana è spesso più ricca di quanto non si possa immaginare. Si ritiene che si trovino qui da almeno 3000 anni: analisi genetiche condotte su alcuni esemplari hanno fatto ipotizzare che potrebbero essere stati portati in quella zona dagli antichi greci.
Come riportato da Scalici et al. nel 2008 nel lavoro "Effect of urban isolation on the dynamics of river crabs", i simpatici crostacei che hanno scelto di vivere vicino ai mercati romani di Traiano e della Basilica Ulpia sono più grandi della media - circa 7/8 cm contro i 4/5 in habitat naturali - perché affetti da... gigantismo!
Anche in questo caso non si tratta di nulla di straordinario, ma di un fenomeno noto e diffuso in Natura anche in altri animali come molluschi, insetti o altri crostacei.
In questa popolazione sembra che le maggiori dimensioni siano state causate da una maggiore longevità, dalla mancanza di competitori e dalla quasi totale assenza di malattie, mentre le caratteristiche chimico-fisiche di questo habitat non sembrano essere fattori limitanti.
E i predatori? Ci sono e sono rappresentati più che altro da ratti e cornacchie, senza dimenticare i soliti gatti, ma l'attività prevalentemente notturna dei granchi sembra aiutarli a non essere eccessivamente sotto pressione.

Indubbiamente pensare che questa popolazione si sia evoluta così perché soggetta ad isolamento urbano - quasi un contraddittorio in termini - è strano ed affascinante, una meraviglia enfatizzata dal fatto che vivano nel centro storico di una delle città più belle del mondo, ma il nostro stupore deriva anche dall'abitudine a sottovalutare la biodiversità di certi ambienti.

(© Andrea Bonifazi)

09/04/2025

🌸 La "Primavera delle Oasi" è una speciale maratona di eventi per festeggiare la biodiversità italiana, la più ricca d’Europa, organizzata dal WWF Italia all'interno delle 100 aree protette dal WWF. Si parte il 21 aprile per proseguire con 7 weekend di appuntamenti fino al 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente: sono previste aperture straordinarie e eventi speciali "per immergersi nella Natura d’Italia e scoprirne la meraviglia e il valore per la nostra esistenza". Presso l'Oasi Le Foppe di Trezzo sull'Adda si comincia proprio nel giorno di Pasquetta, il 21 di Aprile, con le "Passeggiate in Oasi". Sarà anche l'occasione per parlare di cambiamenti climatici. Si replica domenica 11 Maggio con le visite guidate. Info in locandina.

💪 Associazione WWF Le Foppe e Vimercatese - Gruppo Le Foppe

25/03/2025

MOSTRA DI GUIDO DANIELE
Dal 5 aprile al 20 luglio 2025

www.guidodaniele.com

SABATO 5 APRILE ORE 11 INAUGURAZIONE CON PERFORMANCE DI BODY PAINTING DAL VIVO DA PARTE DELL'ARTISTA

👉🏻👉🏻Prenota sul sito del Museo per essere presente all'inaugurazione con l'artista https://www.museostorianaturale.it/appuntamenti/handimals/

Ingresso alla mostra gratuito negli orari di apertura del Museo.



27/02/2025

Indirizzo

Via San Pancrazio, 14
Bovisio Masciago
20813

Sito Web

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