11/07/2025
Dicono che i canadesi siano pazzi, ma a me sembrano solo saggi. Forse dipende dai punti di vista. Comunque, leggete qui.
C’è un uomo, Bill MacEachern, che guida da una vita la stessa Porsche. Da quando l’ha comprata nuova. Una 911 Turbo del ’76, blu notte. Serie 930. La numero 350 mai uscita dalla fabbrica.
Col tempo l’ha aggiornata, ritoccata, aggiustata. Forse, a guardarla oggi, era più bella da nuova. Ma chissenefrega.
Chissenefrega perché quest’uomo, con quella 911 Turbo – Serie 930, cambio a quattro marce, prima marcia da ottanta all’ora – ci ha fatto un milione e duecentomila chilometri. Un milione e duecentomila. Non è una cifra: è una vita intera.
Le 930 facevano paura. Il turbo lag ti colpiva come una frusta, e se entravi in curva fuori coppia... beh, che Dio avesse cura di te. Ma, a differenza del piattume moderno, era un’auto con carattere. Vero. Ruvido. Forse è per questo che non l’ha mai lasciata. E quarantanove anni dopo, la 930 spinge ancora. Ancora scalpita. Ancora morde l'asfalto.
Non sappiamo quante ne abbiano passate insieme. Ma una volta, dopo un incidente, l’ha rimessa in piedi e ci ha guidato per trenta ore fino a Monterey. Forse anche per qualche giro a Laguna Seca. Roba da gente che parla poco e fa tanto.
Lui dice che è una macchina rivoluzionaria. Che ha alzato l’asticella nelle corse e nella guida su strada.
Voi gli dareste torto?