Calatafimi Segesta Turistica

Calatafimi Segesta Turistica finestra sul territorio e sugli eventi di Calatafimi Segesta

Calatafimi segesta offre al visitatore un'ampia scelta di attrazioni turistiche, oltre al meraviglioso parco archeologico è possibile ammirare il monumento ai caduti di Pianto Romano a ricordo della gloriosa battaglia dei Mille, il museo garibaldino e quello etno antropologico, l'itinerario dei vicoli, una splendida sughereta e le caratteristiche terme segestane. Oltre alle tante tradizioni propos

te durante l'anno: Il tappeto artistico del Corpus Domini, la processione del Sacramento scortato dal ceto "armato" della Maestranza, l'altare di san Giuseppe con i tpici Pani, la processione solenne del SS. Crocifisso il 3 di Maggio con la partecipazione di tutti i ceti, in estate la Sagra del Maccherone e l'evento Tipicamente, all'alba del 8 dicembre la processione notturna dell'Immacolata e nel periodo natalizio il Presepe vivente.

11/05/2025
06/05/2025

Prima Rievocazione storica teatrale in occasione del 72° Raduno Nazionale Fanfara dei Bersaglieri; Il programma prevede diversi eventi: la sfilata e la trad...

30/04/2025
28/04/2025

📣Calatafimi Segesta anche quest’anno aderisce a Fest con due esperienze che permetteranno di conoscere il nostro territorio e i sapori dei nostri prodotti tipici.

👉tour del borgo in festa: visita guidata del centro storico addobbato a festa in vista della festa del SS. Cricifisso (sabato 3 maggio) e degustazione di prodotti tipici.

👉Di baglio in baglio: passeggiata tra i vigneti e le cantine del Baglio Florio e la cantina Lombardo con degustazione di vini e prodotti tipici.

📅 3 e 4 maggio 2025

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23/04/2025

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Prima Rievocazione Storica Teatrale a Calatafimi Segesta72° Raduno Nazionale Fanfara dei Bersaglieri 🎺🎺🎺Scopri sul sito ...
23/04/2025

Prima Rievocazione Storica Teatrale a Calatafimi Segesta
72° Raduno Nazionale Fanfara dei Bersaglieri 🎺🎺🎺

Scopri sul sito il Programma del 9/10/11/15 Maggio 2025

Per info ☎️ 340 6476174
Visita il nostro sito 👉www.piantoromanocalatafimi.it/2025/04/16/1a-rievocazione-storica-teatrale-a-calatafimi-segesta/

Riproduzione della fase di costruzione del tempio di Segesta
31/12/2024

Riproduzione della fase di costruzione del tempio di Segesta

27/12/2024
23/12/2024
La Mmaculatedda, Ha sicuramente un legame particolare con il popolo, ogni calatafimese, legato alla propria identità, và...
08/12/2024

La Mmaculatedda,

Ha sicuramente un legame particolare con il popolo, ogni calatafimese, legato alla propria identità, và sicuramente fiero di questa tradizione, che giustamente consideriamo unica, Nostra. Con dovuto rispetto e per come ci dice la storia, questa devozione "scavalca" anche il clero, infatti a seguito della Madonna troviamo esclusivamente il popolo, assieme, unito; diviso tra chi dona la luce con la tradizionale"ciaccula" e chi segue il simulacro inneggiando la Mmaculatedda, senza preghiere canoniche, compostezze particolari o schemi predefiniti. Un'eccezionale legame che il popolo, il singolo individuo trova con la Madonna. Mi ricordo un fatto, accaduto negli anni '90, Monsignor Taranto, Prete di indiscusso valore e carisma, "giustamente" si voleva rifiutare di portare in processione la "Madonnina" all'alba dell'Immacolata, perché la processione diventava palcoscenico di troppi atti "indecorosi". In quegli anni un gruppo di giovani con tenacia hanno lottato per non interrompere quella tradizione, prendendosi delle responsabilità che in verità non erano in grado di prendersi. Vi assicuro che da questo passaggio la processione notturna è cambiata tanto, non perdendo la gioia goliardica che la contraddistingue. La "Mmaculatedda" che oggi portiamo in processione è risaputo che non è quella originale, fino ad oggi, noi ed i tanti, sapevamo e leggevamo anche dal web che la tradizione era abbastanza giovane, nata nei primi del '900 dalla devozione di Vincenzo Avila; sinceramente questo concetto era una nota stonata, era palese anche se difficile da contrastare senza dati storici alla mano. Io personalmente mi sono incuriosito, trovando interesse verso questa tradizione nel 2007, quando il movimento "Idea Giovane..." all'interno della chiesa di San Michele ha riproposto dopo anni ed una ricerca storica "il tradizionale tappeto artistico del Corpus Domini", in quell'occasione Giuseppe Bruccoleri , oggi Padre Giuseppe, figura da sempre vicina a Monsignor Taranto, mi raccontava che in un "magazzino" della sacrestia della chiesa, gelosamente, veniva custodita la Madonnina storica, descrivendola fragile e in condizioni precarie. Nel 2009 il movimento giovanile prima citato organizza in maniera "scanzonata" un concorso fotografico in occasione della processione notturna, alcuni ragazzi, amatori della fotografia, tento di ricordarne qualcuno e mi scuso con gli altri: Francesco Fiorello Francesco Spatafora Ph Eliana Bonì Giovanni De Martinez Viviana Bonura Leonardo Simone Daniele Giurintano Fabrizio Marchese.... Realizzarono foto eccezionali. L' anno successivo, o meglio, negli anni successivi alcuni fotografi trapanesi, diventati amici come Francesco Paolo Iovino Lorenzo Gigante Vito Curatolo Laura Crocè Nicola Pecorella scoprirono questa tradizione e hanno regalato alla "storia" della Mmaculatedda foto di incredibile fattura, che ancora oggi, assieme alle altre creano stupore verso chi le ammira. Nel 2010 era quasi doveroso mettere in mostra quegli scatti meravigliosi, il comune di Calatafimi, con lungimiranza, finanzia e realizza la "collezione fotografica della Mmaculatedda" messa in mostra presso la "Chiesedda", la chiesa dell' Addolorata. Durante la realizzazione di questo progetto, un pensiero si accende nella mia mente, chiedere a Padre Antonio Peraino, se non erro, in quegli anni rettore della chiesa di San Michele, di mettere a disposizione la Madonnina storica, che io e credo tanti altri fisicamente non conoscevano. Padre Antonio fu di una disponibilità unica, quella statua, piccola, fragile e malridotta a prima vista ci diede delle sensazioni uniche, insieme a Pippo Gandolfo , con dolcezza, abbiamo messo la statuina dentro un sacco di iuta e la portammo al centro della mostra. Indescrivibile era la bellezza di quella esposizione. Oggi queste foto dovrebbero essere all'ex convento di San Francesco. Successivamente il comitato Madonna Giubino ha avuto il merito di realizzare un'esposizione permanente con diversi "tesori" legati al culto mariano, fra le tante opere la nostra Mmaculatedda, un po' acciaccata, stanca, malmessa. Quella statua che tanto ha visto e che tanto rappresenta il popolo, meritava di tornare ad uno splendore dovuto. Con la consueta disponibilità di Padre Giovanni è stata affidata alle "cure" della Signora Patrizia Milana che ha saputo ridare il sorriso a quella Mmaculatedda che sarà pronta a concedere alla comunità cristiana e cittadina quei valori di sincera devozione che ci devono continuare a contraddistinguere.

La Storia della Mmaculatedda

La storia della Mmaculatedda, nonostante le numerose ricerche, risulta ancora a tratti incerta sia sotto l’aspetto del rito religioso sia per quanto riguarda il percorso storico della (o delle) statua/e portate in processione all’alba dell’otto dicembre di ogni anno.
Uno studio svolto dal professore Leonardo Vanella già divulgato tramite il periodico locale "ComunitàNew ” tenta di risalire all’origine di questa tradizione, analizzando la successione di alcuni passaggi storici.
Con certezza si può affermare che nel 1866 la processione notturna veniva svolta con dinamiche simili a quelle odierne; questa certezza nasce dalle pagine dei diari del professore Vito Vasile che mette in evidenza nelle sue “preziose” memorie come il culto in quegli anni veniva curato dalla congregazione di San Michele Arcangelo di cui ne faceva parte il padre.
Questo passaggio storico viene rafforzato da un rapporto pervenuto dalla Pretura di quegli anni, dove si mette in evidenza che il signor Giuseppe Vasile, padre di Vito, assieme ad Antonio Di Gaetano furono processati nel 1871 per aver organizzato la processione notturna all’alba dell’otto dicembre senza l’autorizzazione delle autorità dell’epoca; è grazie alle dichiarazioni scaturite da questa vicenda giudiziaria che vengono alla ribalta alcune altre notizie come la presenza della banda musicale, aspetto di diversità rispetto ai nostri giorni dove vi è solo la presenza di un tamburo che apre la processione.
Altro passaggio, rilevato dalle diverse dichiarazioni da parte di cittadini chiamati a testimoniare mettono in evidenza che la proprietà della statua era di Giuseppe Vasile e che veniva custodiva nella sua abitazione.
Un’ulteriore notizia fu portata alla luce dalla dichiarazione di Giuseppe di Gaetano, all’epoca di 60 anni d’età, dove si mette in evidenza che lo stesso era presente in quell’anno per l’incriminato trasporto del simulacro e nello stesso tempo afferma che lui da sempre con cadenza annuale aveva assistito a questa processione. Questo passaggio storico ci porta ad affermare con oculata certezza che nei primi anni del 1800 i riti legati alla Mmaculatedda erano già presenti.
Da alcune testimonianze più odierne, frutto di ricordi e di racconti si ha certezza che una piccola statua “considerata” in carta pesta veniva custodita nella dimora di mastro Vincenzo Avila e veniva trasportata ogni anno per la novena dell’Immacolata presso la chiesa di San Michele e poi all’alba dell’otto dicembre trasportata in processione.
Si potrebbe presumere che il piccolo simulacro della Mmaculatedda di Giuseppe Vasile sia passato in epoca successiva nelle mani di Vincenzo Avila e negli anni successivi donata alla chiesa di San Michele; di seguito valutata la fragilità strutturale e le condizioni precarie, per mano del rettore Padre Andrea Scandariato nel 1954 venne sostituita con la statua della Madonna Immacolata che ancora oggi viene portata in processione. La piccola Mmaculatedda venne custodita nella sacrestia della chiesa di San Michele per diversi decenni, anni in cui i fedeli non hanno avuto la possibilità di ammirare la “Grazia” della “Madonnina”.
Nel dicembre del 2010 in occasione di una mostra fotografica dedicata alla tradizione della Mmaculatedda , organizzata dal comune di Calatafimi, la piccola statua venne esposta e ridata alla luce all’interno della chiesa dell’Addolorata.

Questo processo di restauro ha portato a scoprire che la piccola statua in carta pesta in verità è una scultura polimaterica della scuola trapanese, realizzata con tessuto, colla di coniglio e legno, tecnica molto diffusa a trapani nel ‘700, lo stesso periodo storico nel quale visse Giuseppe Vasile e tanti altri calatafimesi che in quegli anni e in epoca successiva hanno contribuito a coltivare il culto della nostra piccola ed unica Mmaculatedda.

AGROARCHEOTREKKING CALATAFIMI-SEGESTA TRA MITO, STORIA E TRADIZIONI.L’Associazione “Segesta nel sogno” APS, in collabora...
26/11/2024

AGROARCHEOTREKKING CALATAFIMI-SEGESTA TRA MITO, STORIA E TRADIZIONI.

L’Associazione “Segesta nel sogno” APS, in collaborazione con il CAI S/sezione di C/mare del Golfo e il GEI, È LIETA di invitarvi domenica 01 dicembre 2024 all’iniziativa EPLI (Ente Pro Loco Italiane) di sostegno al turismo esperienziale e sostenibilità sociale finalizzato alla conoscenza e alla cultura del territorio di Calatafimi Segesta, crocevia di storia antica e risorgimentale, ricco di tradizioni enogastronomiche, custode di memorie antropologiche.

Programma della giornata:

• Ore 09:00: Raduno partecipanti presso area parcheggio Palasegesta
(PER CHI VUOLE NOI SAREMO ALLE 8,15 ALLA SEDE DEL CAI-GEI)
• Accoglienza a cura del presidente dell’ass. “Segesta nel Sogno” APS e degli accompagnatori CAI e GEI
• Ore 09:30: Partenza Urban trekking per le vie di Calatafimi Segesta:
• Quartiere Circiara- Chiesa del Carmine
• Visita guidata Museo del Carretto Siciliano a cura del ceto dei Cavallari
• Chiesa del Santissimo Crocifisso
• Ore 11:30: Itinerario di ritorno per le vie del centro storico
• Ore 12:00: Sosta all’Acquanova: Degustazione del cannolo scomposto siciliano accompagnato con un calice di spumante extra dry di uve catarratto.
• Ore 12:30: Trasferimento in auto al:
• Sacrario di Pianto Romano, visita guidata dall'Associazione "Segesta nel Sogno"
• DEBATE: La Spedizione dei Mille e La Battaglia di Calatafimi nel processo di unificazione dell’Italia
• Ore 13:30: Momento Conviviale con degustazioni di prodotti tipici agro-alimentari del territorio.

• Ore 14.30: Trasferimento in auto al Parco Archeologico di Segesta: Visita guidata al Tempio. Salita a piedi e visita guidata al Teatro.
• Ore 17.30: Conclusione e Ritorno.

EVENTO GRATUITO

Informazioni Utili
Cosa Portare: Abbigliamento comodo e a strati - Scarpe da trekking - Borraccia d’acqua.

AVVERTENZE
È sconsigliato alle persone che hanno problemi di cuore, problemi polmonari e respiratori tali da renderli NON idonei alla marcia.

Prenotazione Obbligatoria: Max 60 partecipanti.

Contatti
SOCI CAI e GE:) Maurizio 3921255453 – PARTECIPANTI non soci: 3397453008 (Angelo)

Parco Archeologico di Segesta - Sito Istituzionale - Beni Culturali

Indirizzo

Via Segesta
Calatafimi
91013

Telefono

+393338299233

Sito Web

https://www.facebook.com/rosario.vivona.9

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