
12/12/2024
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Per grandi e piccini sabato 14 dicembre dalle 14.30
provincia della Spezia per chi ama viaggiare con 'lentezza'...per chi ha voglia di raccontare e raccontarsi con un po' di ironia. Ecco, noi siamo uno di questi.
Piazza Querciola Presso Torre Dei Vescovi
Castelnuovo Di Magra
19033
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CASTELNUOVO MAGRA (SP) PIAZZA MATTEOTTI "LA QUERCIOLA" Una piazza è il fulcro delle celebrazioni dantesche a Castelnuovo Magra: piazza Querciola, nome popolare che designa uno spazio decentrato, intorno al quale ruota tuttavia la vita sociale del borgo. Le querce che ancora la caratterizzano, in primis la cosiddetta “quercia di Mussolini”, fanno parte dell'identità più profonda e antica di questo spazio, intitolato a Giacomo Matteotti, deputato socialista ucciso per mano fascista nel 1924. L'ampia platea della Querciola è realizzata nel XVIII sec., con la dismissione del Castello, l'edificio difensivo che nasce come Palatium dei Vescovi Conti di Luni nel XIII sec. e che attraverserà tutte le vicende storiche della Bassa Val di Magra/Lunigiana. Esso verrà rimaneggiato e riadattato da più mani: in particolare i Fiorentini (XV sec) e successivamente i Genovesi (XVI). Persa la funzione militare, nel XIX sec. andrà incontro a una lenta decadenza, diventando una “cava”” di materiale edilizio. L'ultimo prelievo è documentato a fine Ottocento nell'ambito dei lavori di ampliamento della chiesa parrocchiale. Dell'edificio originario restano due torri – il Mastio quadrangolare, restaurato tra Otto e Novecento da Alfredo de Andrade e la torre circolare, Santa Barbara – così come una lacunosa ma significativa cortina muraria. Alla base dell'acrocoro su cui l'edificio si erge si notano anche i bastioni cinquecenteschi. E' all'interno di questo edificio che, il 6 ottobre 1306, viene firmato un atto di Pace tra i Vescovi Conti di Luni e i Marchesi Malaspina di Mulazzo, episodio che vide tra i protagonisti, quale procuratore di Franceschino da Mulazzo, il poeta fiorentino Dante Alighieri esule in terra di Lunigiana presso la famiglia Malaspina. Sulla piazza insiste un edificio, di cui il restauro negli anni settanta ha in qualche modo “celato” la vetustà. Si tratta invece di un palazzo che ha conosciuto più fasi storiche e di utilizzo: attualmente sede della Pro Loco e di parte dell'Archivio Storico, è stato in passato scuola, sede comunale, ma anche teatro e sede del Mutuo Soccorso. Nella sala interna è stata posizionata una lastra marmorea tardo-quattrocentesca, proveniente dai vicini lavatoi, e raffigurante San Giorgio e il drago, chiara insegna della Repubblica di Genova, che mantenne il controllo del territorio a partire dalla fine del Quattrocento fino all'istituzione della Repubblica Ligure nel 1797. Osservando la parte posteriore dell'edificio, si notano dei lacerti murari nei quali si apre una porta. Secondo recenti indagini, queste strutture murarie residuali dovrebbero appartenere allo scomparso oratorio di S. Rocco, eretto dalla comunità e documentato insieme ai due oratori ancora esistenti: l'oratorio dei Bianchi (della Santissima Annunziata), in Via dei Bianchi zona Borghetto e l'oratorio dei Rossi (del Santissimo Sacramento), adiacente alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena in zona Borghetto. ul lato sud-ovest della piazza, in posizione panoramica, si trova il monumento ai caduti realizzato dallo scultore carrarese Nardo Dunchi (1914 - 2010) nel 1970, donato alla comunità castelnovese dall'autore stesso, noto a livello nazionale per il suo impegno nella Lotta Partigiana. Subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 Dunchi, insieme a Duccio Galimberti e Ignazio Vian, diede vita al primo nucleo combattente partigiano, “la banda di Boves”. Negli anni '60 del Novecento partecipò alla spedizione che portò esperti cavatori di Carrara ad Abu Simbel, in Egitto, per il salvataggio dei Templi del XIII sec. A.C. di Ramses II, messi in pericolo dalla costruzione della diga di Assuan. Ufficio Iat – Comune di Castelnuovo Magra (SP)
“...per chi ama viaggiare con 'lentezza'...per chi ha voglia di raccontare e raccontarsi con un po' di ironia. Quella volta che, al mare, mi addormentai sul lettino e...l'altra volta che presi il treno per Roma e mi ritrovai a...Quella volta che feci a botte col navigatore e mi ritrovai nel centro storico di Castelnuovo Magra nel bel mezzo di Cinema Cultura. Castelnuovo Magra, quel paese lungo lungo, inizia con un campanile e finisce con una torre 'un po' toscanaccia'..., che si vede dall'autostrada dopo tutti i tornanti della Cisa e le gole strette dell'Alta Lunigiana. Finalmente ti distendi e punti dritto dritto verso la Toscana ma, senza nemmeno sapere che in verità sei in un lembo di Liguria, guardi a sinistra e noti dei borghi sonnecchiosi e sornioni su morbide colline marine. Ecco, noi siamo uno di questi. N.B., per arrivare dovrai percorrere la 'piana', cioè la zona in pianura del paese, dove oggi si concentra la maggior parte della popolazione. Non scoraggiarti, lo sappiamo, è tutto un inaspettato labirinto di strade (si perdono tutti, pure gli 'indigeni' dei comuni d'oltre fiume Magra...). Ma il problema ce l'ha chi cerca...che so, via dei Laghi, via di Mezzo, Via Carbone, Via Corta, Via Baccanella....tutte in pianura...se invece la tua meta è il centro storico: devi solo salire a 160 metri sul livello del mare. Attenzione, se non ti fermi e vai oltre, rischi di arrivare sulle Apuane: che è comunque un belvedere!”...