Palazzo Beneventano della Corte

Palazzo Beneventano della Corte Palazzo Beneventano è un bellissimo ed elegante immobile, con raffinati appartamenti, costruito ne

Palazzo Beneventano è un bellissimo ed elegante immobile, con raffinati appartamenti, costruito nel cuore del centro storico di Catania. Tutti gli appartamenti sono arredati con simpatici mobili di varie epoche con un gusto moderno ma raffinato e tutto contribuisce a dare agli stessi un’aria sofisticata ed elegante.

28/11/2022

Cavallo con carretto siciliano. - Foto di Giuseppe Benedetto

30/12/2019

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A R I E T E
Miri con sicurezza e centri il bersaglio!

T O R O
Segui l’onda e raccoglierai successi a piene
mani!

G E M E L L I
Gioca la tua carta vincente e abbandona ogni
indugio!

C A N C R O
Fai tesoro dell’esperienza per spingerti verso
il nuovo!

L E O N E
Protagonista assoluto, domini la scena!

V E R G I N E
Illumina ogni giorno di gioia e fantasia!

B I L A N C I A
Sfuma i contrasti ed appianerai ogni tensione!

S C O R P I O N E
Raccogli i frutti di quel che hai seminato!

S A G I T T A R I O
Gioca a carte scoperte, hai la vittoria in
pugno!

C A P R I CO R N O
Afferra la fortuna e i suoi generosi doni!

A C Q U A R I O
Dai corpo alle idee : rendile splendida realtà!

P E S C I
Determinato e lucido, imbocchi la strada più
proficua!

B U O N A N N O !

Gli   ZAMPOGNARIFotoA Natale le strade di Catania si riempono di colori. Di addobbi ma anche di musica. Sotto i balconi ...
23/12/2019

Gli ZAMPOGNARI

Foto

A Natale le strade di Catania si riempono di colori. Di addobbi ma anche di musica. Sotto i balconi delle case, la tradizione, vuole che a suonare la novena siano gli zampognari. Infatti è a Natale che questi musicisti, spesso vestiti in costumi, come dei pastori o dei contadini, suonano motivi tradizionali e strappano un sorriso a chi è intento a portare le faccende di casa per poi affacciarsi e magari lasciargli un’offerta. La canzone più famosa è “ Tu scendi dalle stelle “ di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che nelle settimane prima di Natale, sopratutto nei quartieri popolari di Catania è un must.
Ma che cos’è la zampogna? Come detto è uno strumento a fiato che ha le sue origini nell’ambito dei pastori. Quattro canne, nelle quali il suonatore soffia. Le canne sono attaccate ad un otre che è un vero e proprio serbatoio d’aria riempito dall’esecutore prima della sua esibizione.
Sono note magiche, che fanno sognare e regalano ricordi di un passato che, dopo tutto, è ancora attuale.

LE   TRE   AGATEfoto 1S. Agata la VetereNel 264 il vescovo Everio fece erigere un’edicola votiva dove la leggenda vuole ...
20/12/2019

LE TRE AGATE

foto 1

S. Agata la Vetere

Nel 264 il vescovo Everio fece erigere un’edicola votiva dove la leggenda vuole che la fanciulla subissa il primo e più celebre martirio : l’amputazione dei seni. La chiesa venne totalmente distrutta dal sisma del 1693. Quella che si vede oggi è la ricostruzione del 1722. Durante i lavori furono scoperti resti appartenenti all’antica struttura : un altare laterale e un putridarium. Questo ultimo era un piccolo vano per imbalsamare le salme dei frati e dei nobili catanesi prima di sistemarle nelle nicchie. Questa chiesa inoltre custodisce il sarcofago in pietra dove venne deposto il corpo della santa.

foto 2

S. Agata al Carcere

La chiesa fu edificata su un imponente frammento delle mura di Carlo V. Sorge accanto ad un locale d’epoca romana che la tradizione indica come luogo in cui la Santa fu rinchiusa prima del martirio e dove spirò il 5 febbraio 251. L’edificio sovrappone strutture normanne, rinascimentali e barocche. Nell’interno sono custodite due venerate reliquie : i lastroni di pietra lavica che recano l’impronta dei piedi della santa ed il coperchio della cassa in cui le spoglie vennero riportate da Costantinopoli a Catania nel 1126.

foto 3

S. Agata alla fornace

In piazza Stesicoro sorge la settecentesca chiesa, successivamente dedicata a San Biagio. La chiesa conserva i resti della fornace sopra alla quale Agata fu costretta a stendersi, in una delle ripetute ed atroci prove del martirio.

Invasione  degli  O  R  S  IGli orsi di Dino Buzzati, quelli della famosa invasione che interessò la Sicilia nel lontano...
18/12/2019

Invasione degli O R S I

Gli orsi di Dino Buzzati, quelli della famosa invasione che interessò la Sicilia nel lontano 1945, hanno fatto irruzione nelle sale cinematografiche. La favola è tornata infatti a vivere grazie all’illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti, che ha diretto il film. In riferimento alla Sicilia, Mattotti non ha esitato a rivolgersi ad Andrea Camilleri ; è sua infatti la voce roca e corposa con cui il vecchio orso narratore introduce la storia,
L’Orso Gedeone e la figlia sono i protagonisti della cornice del film, dei quali non c’è traccia nel capolavoro di Buzzati.
Lo stesso scrittore dice : “Scrivere la storia, fu relativamente il meno. “ LA FAMOSA INVASIONE” uscì prima a puntate tra il gennaio e l’aprile 1945 nel supplemento del Corriere. Ma purtroppo dopo la Liberazione venne sospesa tla pubblicazione del supplemento del Corriere e la fiaba rimase incompleta. Buzzati la raccoglierà in volume lo stesso anno per i Tipi di Rizzoli, ultimandola e rivedendola.
Nacque così la storia di una comunità di Orsi che decidono di scendere dalle montagne per invader l’isola alla ricerca del figlio rapito del loro Re Leonzio. Nasceranno battaglie, magie, antagonismi, inganni che porteranno gli orsi a perdere la purezza acquistando i difetti degli uomini.
Una Sicilia nordica, dominata dalla presenza incombente e minacciosa dell’Etna. Nel testo la Sicilia è un luogo di pura immaginazione, creato dalla fantasia di Buzzati e riprodotto dallo stesso autore nei suoi deliziosi disegni. Ma perché proprio la Sicilia? Forse a suggestionarlo fu la lettura di Luigi Pirandello! … e perché gli Orsi? Lo scrittore si era sempre mostrato particolarmente sensibile a questo tema!
Lo scrittore e giornalista avrebbe, per la prima volta, messo piede in Sicilia nel maggio del 1949.

COLLEGIO     C U T E L L IIl convitto voluto dal Conte Mario Cutelli, insigne giurista durante il dominio spagnolo in Si...
13/12/2019

COLLEGIO C U T E L L I

Il convitto voluto dal Conte Mario Cutelli, insigne giurista durante il dominio spagnolo in Sicilia, fu da lui istituito per lascito testamentario nel 1654. ma fu realizzato circa un secolo dopo.
Il progetto è di Giovanni Battista Vaccarini, che si fece aiutare da Francesco Battaglia. Infatti il prospetto neoclassico affacciato su via Vittorio Emanuele II è attribuito a quest’ultimo.
Sicuramente artefice del cortile è il Vaccarini : un cortile circolare sul quale ci si affaccia una volta entrati. Dalle linee sobrie ed armoniche la corte presenta una bella pavimentazione, in bianco e nero.
In alto tra le statue del tempo e della fama sotto il quadrante dell’orologio, c’è l’iscrizione latina “ questo orologio fu costruito affinché presiedesse al giorno e alla notte nell’anno 1779”.
Sopra in un corridoio interno, nel 1837 alcuni insorti contro i Borboni vi trovarono la morte.

VINO  ottocento  ETNAUn vino eroico ottenuto da un vigneto centenario che racconta una storia : quella della resistenza ...
11/12/2019

VINO ottocento ETNA

Un vino eroico ottenuto da un vigneto centenario che racconta una storia : quella della resistenza della Natura alle avversità. Eroica perché mentre il parassita della fillossera si diffuse in tutta l’Europa, in Sicilia arrivò solo alla fine degli anni ‘70 dell’Ottocento. Mentre le altre viti cedevano al parassita, le viti piantate nella sabbia vulcanica dell’Etna resistevano non solo alle avversità ma riuscivano a prosperare, perché le radici attingevano ed attingono tuttora in quel tipo di terreno argilloso.
Siamo in contrada Santo Spirito a Passopisciaro, versante nord dell’Etna . In un vigneto coltivato ad alberello ( sostenuto da pali di castagno). Sono piante centenarie che risalgono il vulcano dai 600 agli 800 metri.
Qui si produce un vino pre fillossera, un Etna doc rosso : 90% Nerello Mascalese e 10% Nerello Cappuccio.
La Palmento Costanzo ha deciso di custodire l’anima di un territorio pieno di sorprese come l’Etna.
Nel 2011 Mimmo e Valeria recuperano l’antico palmento ottocentesco. Attorno al palmento si sviluppa il cuore verde dell’azienda., con i suoi ettari vitati e le antiche vigne centenarie. Quest’ultime sembrano finte quasi delle sculture. Ma sono piante vive e danno ancora i loro preziosi frutti.
Le vigne, però, necessitano ogni anno di una potatura. Attraverso la potatura si dona una nuova vita alle piante, ma non solo. Con la potatura si riesce a tutelare la longevità della vite.
Ecco perché parliamo di viticoltura eroica perché non è da tutti.

sosta a li  C I O S C H IVere isole di ristoro  e d’incontro i chioschi delle bibite catanesi o cioschi ( in dialetto) a...
06/12/2019

sosta a li C I O S C H I

Vere isole di ristoro e d’incontro i chioschi delle bibite catanesi o cioschi ( in dialetto) al centro delle piazze o agli angoli delle strade sono unici nel loro genere.
Baracchini all’aperto hanno una caratteristica forma esagonale con aperture laterali a finestrelle, dotate di appoggio, da cui vengono distribuite le bibite.
Il fenomeno cominciò a diffondersi alla fine dell’ottocento e rappresentò l’evoluzione di un servizio che traeva origine dai venditori ambulanti di acqua e limone e di acqua e zammù, nome siciliano dell’anice.
Gli intenditori sostengono che la bibita più dissetante da gustare al chiosco sia a base di seltz, limone e sale, ma altrettanto tradizionale è quella che mescola sciroppo di mandarinetto e succo di limone spremuto al momento.

i    B O R G H II Borghi più belli d’Italia? Sicuramente in Sicilia ce ne sono ! A partire da Palazzolo Acreide (Sr) che...
04/12/2019

i B O R G H I

I Borghi più belli d’Italia? Sicuramente in Sicilia ce ne sono ! A partire da Palazzolo Acreide (Sr) che ad esempio in televisione ha rischiato di vincere una gara per il più bello borgo italiano.
Siamo partiti, quindi , dal luogo in cui si concentra tutta la magnificenza barocca della Val di Noto. C’è infatti una Sicilia dal fascino antico che va visitata in lentezza, perdendosi fra quartieri medievali, palazzi e chiese barocche, sentieri silenziosi come quelli di una ex ferrovia nella valle dell’Anapo.
La Sicilia è ricca di borghi tutti da scoprire. Alcuni hanno una bellezza leggendaria che supera i confini d’Italia, come ad esempio, la bellezza senza tempo di Cefalù.
Poco più in là, nell’interno c’è Geraci, un borgo dove il tempo sembra essersi fermato. In provincia di Caltanisetta c’è Sutera, il borgo più bello della provincia. Un dedalo di viuzze e stradine che si inerpicano ai piedi del monte San Paolino. In provincia di Agrigento c’è Sambuca di Sicilia. Un fortino arabo affacciato su un lago, un castello normanno, palazzi medioevali, barocchi e rinascimentali.

TAORMINA : incontrare la storiaQuando i greci della diaspora, tremila anni fa, migrarono dalle isole dell’Egeo verso l’O...
02/12/2019

TAORMINA : incontrare la storia

Quando i greci della diaspora, tremila anni fa, migrarono dalle isole dell’Egeo verso l’Occidente, l’approdo maturale fu la vastissima terra della Sicilia e fondarono colonie e città. Nel 735 prima della nostra era un gruppetto di greci achei si fermò alle foci del fiume Alcantara per fondare la loro colonia di Naxos. Purtroppo Dioniso da Siracusa fece loro la guerra, essendo spartano e gli achei si rifugiarono sulle colline di Taormina, dove posero solide radici,
Nel 212 A.C..i Romani ne fecero un impianto urbano complesso con un teatro tuttora esistente.
Nel X secolo la città fu occupata dai saraceni. In seguito arrivarono gli eserciti di Ruggero d’ Altavilla, il normanno.
Con i cristiani diventa governatore di Taormina Giovanni Natoli, conte di Sparta e la città risorge con degli edifici del XIII secolo degni di rispetto. Venne costruito l’elegante palazzo dei duchi di Santo Stefano e l’altro palazzo, posto sull’agorà greca, Palazzo Corvaja dalla trifora orientale. Tutti con i merli imperiali della dinastia sveva.
Taormina non è solo luogo di vacanze del barone von Gleoden ma è un libro di storia da leggere passeggiando.
Di quell’approdo iniziale greco rimane una testimonianza mirabile nella piccola isola posta a poche centinaia di metri dalla riva. Isola trasformata in un giardino fatato da Lady Florence Treveljan, sul finire dell’Ottocento. Grazie all’avventura sentimentale della vivace Lady Hamilton con Nelson, fatto duca di Bronte, per coltivare pistacchi, gli inglesi scoprirono i vini siciliani che usarono per opporsi a Napoleone ed al suo Porto
Così tutta la Sicilia diventò il meridione sognato a Londra. Arrivarono gli Hopps per i vigneti, li seguirono i Whitaker e la dolce Florence, che con questo nome non poteva non innamorarsi dell’Italia.

T U T T E     D O N N Efoto emma 1Antonella è morta. Maria è morta. Eppure non se ne sono andate dal loro appartamento p...
27/11/2019

T U T T E D O N N E

foto emma 1

Antonella è morta. Maria è morta. Eppure non se ne sono andate dal loro appartamento pieno di oggetti, in una casa br**ta affacciata su un tratto di mare abbandonato. Stanno lì come erano prima accanto alle altre tre sorelle, Lia, Katia e Pinuccia, che sono rimaste a scivolare nella vecchiaia.
“Un film – dice Emma Dante – di ricordi che non si cancellano, di memorie vive.”
Stanno per concludersi a Palermo le riprese di Le sorelle Macaluso, un film scritto da Elena Stancanelli e Giorgio Vasta insieme alla regista (Emma Dante) che è anche l’autrice del testo teatrale dallo stesso titolo.
Le sorelle Macaluso sono sette nel testo teatrale, cinque quelle del film e la loro esistenza è divisa in tre parti : adolescenza, maturità, vecchiaia. “Ad un certo punto smettiamo di assomigliarci, gli anni producono una vera metamorfosi una vera metamorfosi del corpo, diventiamo altro, ed io mi sono presa la libertà di raccontarlo senza trucchi né protesi.” dice Emma Dante Infatti le cinque sorelle impegnano dodici attrici.
Il film è un inno alle donne e agli animali. Le sorelle Macaluso film sarà pronto nel 2020.

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IL TESORO BAROCCOLa  BADIA di SANT’AGATA è un vero e proprio capolavoro di Giovan Battista Vaccarini, caratterizzato dal...
22/11/2019

IL TESORO BAROCCO

La BADIA di SANT’AGATA è un vero e proprio capolavoro di Giovan Battista Vaccarini, caratterizzato dal tipico gioco barocco di linee concave e convesse sia all’esterno che all’interno dell’architettura, e si trova accanto alla bellissima piazza del Duomo..
All’interno della chiesa segnaliamo la presenza di altari in marmo giallo Castronovo ed un prezioso pavimento in marmi bianchi e grigi.
Sempre dall’interno si può arrampicarsi su in alto, fino alla cupola e dominare con lo sguardo tutto il centro storico. Visita mozzafiato da non perdere.
Inoltre in chiesa, raggiungendo circa quaranta metri d’altezza, si può vedere il camminamento segreto della cupola usato dalle suore del ex monastero femminile delle Benedettine., di cui la chiesa faceva parte.

C E R A M I C H ECrede nella forza del patrimonio culturale Giorgio Vanadia, ceo di CERAMICHE DE SIMONE, storico marchio...
19/11/2019

C E R A M I C H E

Crede nella forza del patrimonio culturale Giorgio Vanadia, ceo di CERAMICHE DE SIMONE, storico marchio siciliano rilevato dalla sua famiglia nel 2008 e che ha casa a Catania. Il Brand , nato negli anni sessanta dalla creatività del nobile palermitano Giovanni De Simone. Infatti ha attraversato momenti difficili dopo la morte del celebre ceramista avvenuta nel 1991, ritrovando, però, nuova energia.
“La maggio parte delle nostre maestranze – dice Vanadia- è stata allieva di Giovanni De Simone. In più utilizziamo ancora molti degli stampi er delle forme in gesso originali.”
Tra le idee di Vanadia, anche un’apertura fuori del settore della ceramica e la ricerca costante di nuovi supporti ( dai teli di mare agli orologi, fino alle tovaglie) su cui declinare il patrimonio artistico del brand.

A C I T R E Z Z AProtagonista de I MALAVOGLIA, il borgo conserva intatta la sua  tradizionale vocazione marinara. Il por...
15/11/2019

A C I T R E Z Z A

Protagonista de I MALAVOGLIA, il borgo conserva intatta la sua tradizionale vocazione marinara. Il porticciolo è celebre per il mercato del pesce.
Di fronte al paese si stagliano dei faraglioni, detti Ciclopi a causa del mito che li identifica con le rocce scagliate da Polifemo per uccidere Ulisse in fuga.
Ma l’isola Lachea e i faraglioni di Acitrezza, in realtà, sono invece il risultato di imponenti eruzioni vulcaniche avvenute circa 500mila anni fa durante le prime fasi evolutive del vulcanismo.
La riserva naturale “Isola Lachea e faraglioni dei Ciclopi” include l’area emersa di tutte le piccole isole di Acitrezza e l’area marina antistante.

Villa   BELLINIIntitolata al compositore fu inaugurata nel 1883 e costituisce uno dei giardini più ammirati d’Europa.L’i...
12/11/2019

Villa BELLINI

Intitolata al compositore fu inaugurata nel 1883 e costituisce uno dei giardini più ammirati d’Europa.
L’ingresso principale è su via Etnea. Il prospetto è chiuso da un elegante Chiostro per concerti in stile moresco, del 1879. Spicca inoltre la grande vasca con fontana delimitata dalle quinte che sorreggono quattro statue , simboli delle arti e le stagioni.
La recente ristrutturazione ha di nuovo reso particolarmente gradevole passeggiare tra i suoi viali alberati, abbelliti da aiuole, fontane, sculture e busti di personaggi celebri
Il patrimonio botanico della villa consiste, tra alberi ed arbusti, in 106 specie di piante, prevalentemente di origine esotica. Diversi sono inoltre gli esemplari ultracentenari.
Dal piazzale della musica che sovrasta parte del famoso labirinto Biscari si gode uno dei migliori scorci cittadini dell’Etna.

Indirizzo

Catania

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