
12/07/2025
La montagna ci insegna che non esiste distanza tra chi soccorre e chi viene soccorso.
Per questo, quando ci chiedono perché lo facciamo, perché mettiamo a rischio la nostra vita per salvare chi, magari, stava semplicemente cercando un po’ di svago, rispondiamo sempre che potremmo essere noi al loro posto.
Sappiamo cosa significa amare la montagna e tutto ciò che essa rappresenta.
Ci alleniamo duramente, affrontando il freddo, il caldo, la fatica, l’altitudine, il buio e l’incertezza, spesso mettendo in gioco la nostra sicurezza, e scegliamo ogni giorno di farlo perché semplicemente è il nostro modo di esserle devoti, vivendola in ogni sua sfumatura, cercando di rispettarla per quanto possiamo e di renderla più sicura per chi l’attraversa.
La nostra è una dedizione totale, il modo più autentico per sentirci vivi.
E la scelta di esserci sempre, per noi stessi e per gli altri, è ciò che ci rende soccorritori.
Lo sapeva bene , come lo sapevano tutti i soccorritori e le soccorritrici che hanno dedicato la loro vita, alcuni perdendola, al .
A loro va il nostro pensiero ogni volta che partiamo per un intervento.
A loro va la nostra gratitudine, per aver scelto, insieme a noi, fino in fondo di esserci.
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS AIUT ALPIN DOLOMITES - heli mountain rescue