13/04/2018
Riserva Naturale Orientata del Monte Altesina
Percorsi di primavera tra le valli e i monti di Nicosia e Leonforte
La Riserva Naturale Orientata Monte Altesina ha una superficie di ettari 744 , è gestita dall'Azienda Foreste Demaniali di Enna, ricade, nel territorio del Comune di Nicosia e del comune di Leonforte in provincia di Enna ed é quasi interamente dislocata alle pendici dei monti Altesina, Altesinella e della Campana, rispettivamente a quota m s.l.m. 1192, 1043 e 1007.Dista circa 21 km dal centro abitato di Enna.
Per arrivare alla Riserva , la prima tappa sarà raggiungere Leonforte, tramite Autostrada A19 Palermo-Catania, deviare all’uscita Mulinello e immettersi sulla Strada Statale 121. Da Leonforte occorrerà quindi la strada provinciale SP39 Leonforte-Villadoro per 15 Km circa.
La cima del Monte Altesina offre un panorama che spazia dall’Etna fino ai Nebrodi, in un eccezionale spaccato naturale di Sicilia da dove è possibile individuare le maggiori cime delle Madonie, dei Nebrodi, dell'Etna, e le alture dove sorgono Enna e Calascibetta .
La riserva, oltre ad avere una pregevole importanza dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, è anche un importante sito archeologico, dimostrato dalla presenza di vani ricavati nella viva roccia e da muretti e piani di calpestio che occupano tutta la porzione più alta del Monte.
La presenza di popolazioni primitive, indigene, che vivevano principalmente di pastorizia , è testimoniata da gli scavi di tombe a grotticella e a forno risalenti all' età del bronzo (1650-1250 a.c) all' età del ferro (1200-1100 a.c) e i reperti sono esposti presso il museo archeologico Varisano di Enna
Monte Altesina, faceva già parte del demanio forestale e dell' Azienda Foreste Demaniali, ma aveva iniziato il rimboschimento di vaste aree molto prima di assumere la gestione, infatti , a causa degli incendi, dei tagli e dei pascoli intensivi ,l' antica copertura boschiva naturale è sopravvissuta nella parte più alta della montagna ,caratterizzata dalla presenza di un importante bosco di latifoglie sempreverdi, di Lecci ed esemplari di roverella , Importanti sono i funghi che, nel bosco di leccio sono rappresentati dal Leccium lepidum, il fungo di leccio per eccellenza.
Sulla sommità del Monte Altesina, sono ancora presenti tracce di urbanizzazione greca, risalenti al I millennio a.C. nonché imponenti escavazioni, sicuramente legate a un santuario dedicato alla divinità Kore/Proserpina.
Il monte è la vetta più alta dei monti Erei , è composta da due picchi di 1192 e 1180 m sul livello del mare e, per la forma particolarmente slanciata e appuntita , fu soprannominato dai Romani Mons Aereus e fu localizzato dal geografo arabo Edrisi, nel 1145, quindi venne preso a pietra di paragone per la sua forma facilmente individuabile, fu scelto come punto trigonometrico principale in Sicilia per l'altezza .Nello stesso anno il territorio siciliano fu diviso in tre valli, proprio dal citato geografo.
Scendendo a valle , riscontriamo praterie , arbusteti e rimboschimenti a pini ed eucalipti si aggiunge la quercia virgiliana e nel sottobosco si rinvengono il prungolo, il pungitopo, il ciclamino, i cisti , l'edera , la rosa canina e il biancospino ed altro.
Partendo dal cancello d'ingresso , dopo pochi metri ,si raggiunge la piccola area attrezzata di casa Altesina e l'edificio di servizio dell' Azienda forestale ,dopo salendo per la vetta del monte si raggiungono i ruderi del convento di Santa Maria di l'Artisina dimostrazione che nel Medioevo il territorio fu spesso abitato da monaci eremiti, che intorno al 1100 fondarono il monastero di San Girolamo di Lartisina
La fauna, oltre ad essere ben rappresentata dal picchio rosso maggiore, da alcuni rapaci come il falco , la poiana e lo sparviero, annovera la volpe, il gatto selvatico, gli istrici , il riccio , il coniglio selvatico, la lepre , la donnola ,tra i mammiferi troviamo il topo selvatico, Tra gli uccelli rapaci diurni :l’aquila del bonelli, il falco pellegrino, il falco per antonomasia, quello prediletto dall’imperatore Federico II di Svevia, la poiana, il gheppio, il falco pecchiaiolo, il nibbio bruno, lo sparviere , di notte cacciano l’assiolo, la civetta, l’allocco e qualche rarissimo esemplare di gufo comune e di barbagianni .
Nella Riserva si osservano anche l’upupa , l’usignolo , la cinciarella , la cinciallegra ,l’averla piccola , la capinera , l’averla capirossa, il picchio rosso maggiore , la gazza , la coturnice , il corvo imperiale, la ghiandaia , lo storno nero , il verdone e il cardellino.
Alcune specie di rettili: il ramarro occidentale, il geco, il gongilo ocellato Tra le lucertole sono presenti la campestre e la comune lucertola. Tra i serpenti ricordiamo il biacco inoffensivo, ma dall’inquietante mantello nero, la vipera comune che vive in pietraie, la biscia dal collare e il saettone con la sua ragguardevole lunghezza,di 225 cm. Tra gli anfibi sono presenti le due specie di rospo, quello ,comune lo smeraldino e la raganella.
Tra i numerosi fiori che sbocciano sulle pendici del monte Altesina, ricordiamo oltre al comunissimo papavero Rosolaccio , diverse specie di giaggioli, tra cui il giaggiolo di Sicilia, la bellavedova, il colchico di Bivona ,l’anemone fior di stella , l’asfodelo mediterraneo e poi il ciclamino napoletano, il ciclamino primaverile, l’acanto spinoso , l’asfodelo giallo il lampagione e il narciso selvatico . Sono presenti alcune specie di orchidee .
La riserva è visitabile tutto l'anno, non presenta particolari difficoltà se non dopo lunghe piogge. Le ascese sono percorribili in mountain bike.E' consigliabile l'uso di scarpe da trekking ,da evitare la salita in caso di mal tempo o di nebbia, l