31/03/2024
☕Stamani, mentre fate colazione con la colomba, vi raccontiamo la storia dello "scoppio del carro".
Questa è una delle più antiche tradizioni fiorentine di Pasqua ed è un evento imperdibile!
Ogni mattina di Pasqua, un grande carro tutto addobbato a festa, viene trainato per le vie della città fino ad arrivare di fronte alla Porta del Paradiso del Ghiberti, tra la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Battistero.
🕊All'intonazione del "Gloria", l'arcivescovo accende un razzo a forma di "colombina" che, scorrendo su un filo, arriva al Carro e lo incendia per poi tornare indietro
Se tutto procede come da copione, è un segno di buon auspicio per l'anno: vuol dire che il raccolto andrà bene!
Credeteci o no, ma l’ultima volta che non ha funzionato fu la Pasqua del '66, l'anno in cui a novembre ci fu la terribile alluvione che sommerse Firenze.
🔥Torniamo un attimo all'accensione della colombina; con cosa si accende il fuoco per il razzo? Con un banale accendino? Suvvia, non siate sciocchi! Ovviamente si utilizza il fuoco benedetto durante la veglia pasquale e acceso grazie alle pietre focaie portate niente meno che da Gerusalemme! Incredibile? State a sentire.
Si narra, infatti, che nel 1097 Pazzino de’Pazzi (sì proprio quei Pazzi che poi nel '400 faranno la famosa congiura contro i Medici) se ne andò in Terra Santa per partecipare alla prima crociata e fu il primo a scalare le mura di Gerusalemme.
Goffredo di Buglione, il valoroso re franco a capo della spedizione, per ringraziare Pazzino gli donò tre pietre del Santo Sepolcro. Felice e ricoperto di onore e gloria, Pazzino tornò a Firenze e iniziò la tradizione dello scoppio del Carro.
E dove vengono conservate le 3 pietre durante l'anno? Per diversi secoli vennero tenuti in casa Pazzi ma dal 1785 sono conservate nella piccola e antica chiesa dei Santi Apostoli dove potete ancora ammirare sia le pietre che la colombina.
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Vi auguriamo che questa Pasqua sia piena di buon cibo e bella compagnia!