Gravina sotterranea

Gravina sotterranea www.gravinasotterranea.it Gravina Sotterranea è una tappa obbligatoria per chi decide di visitare la città murgiana.

Lo spettacolare reticolo sotterraneo che si snoda dei meandri cittadini è un patrimonio raro se non unico nel suo genere. Queste opere di grande ingegneria civile sono state lasciate in abbandono per molto tempo fino a quando sono state recuperate e date a nuova vita dall’omonima associazione. Da molti anni, Gravina Sotterranea offre escursioni nei luoghi più affascinanti e caratteristici del vent

re città. Il percorso più completo che si può effettuare dura circa 2 ore e comprende diversi siti sotterranei che spesso non sono comunicanti tra di loro, ma, per chi lo desiderasse è possibile effettuare un percorso anche di durata inferiore (45 minuti) che comprende una parziale visita di tutto il percorso. La partenza è da via Meucci 10, centro storico di Gravina in Puglia. La mattina di solito si inizia alle 10.00 (ove possibile e nei giorni festivi si effettuano turni anche in orari diversi), il pomeriggio alle 16.00 nel periodo estivo e alle 15.30 nel periodo invernale. Questo avviene il fine settimana, in settimana solo su prenotazione, comunque si consiglia sempre la prenotazione. E’ OBBLIGATORIO INDOSSARE SCARPE DA GINNASTICA O COMUNQUE IDONEA CALZATURA

30/06/2025

Il sentiero dell’Acqua e della Pietra, a Gravina in Puglia, in 13 km, attraversa 7000 anni di storia alla scoperta dell'habitat rupestre.

19/06/2025

Gravina protagonista di un’altra prestigiosa pubblicazione. È "Puglia e Basilicata in 24 ore. Le gite di un giorno alla scoperta dei tesori nascosti": 168 pagine che racchiudono 19 itinerari d’autore, il nuovo libro della collana Barisienne curato da Domenico Castellaneta, caporedattore di Repubblica Bari, in edicola il 21 giugno.

Un lavoro concepito per uscire dalle dalle grandi rotte turistiche tradizionali scoprire la Puglia e la Basilicata da (ri)scoprire.
E’ la storica dell’arte medievale Rosanna Bianco a raccontare Gravina, dove è la pietra la materia prima di storia e bellezza. Un articolato racconto che inserisce la nostra città fra luoghi e territori nient’affatto minori, che sono custodi di tesori che non ti aspetti, talvolta in disparte, anche in mete già conosciute.

"Ai turisti offriamo uno scenario unico e meraglioso", racconta l'assessora al Turismo, Marienza Schinco nell' intervista al link nei commenti.

"E’ questo lo spettacolo presente nei sotterranei della città di Gravina in Puglia: sotto più punti della città, se ne s...
19/06/2025

"E’ questo lo spettacolo presente nei sotterranei della città di Gravina in Puglia: sotto più punti della città, se ne sviluppa una parallela, abitata numerosi anni addietro, che si svela con il suo fascino e il suo mistero più profondo. Gli scavi che hanno portato alla luce tante meraviglie non sono terminati.

Grazie alle torce fornite dalle guide che accolgono i visitatori per mostrare quanto scoperto, è possibile scorgere vani sotterranei di potente fattura che riportano alla mente lo stile di vita condotto dai predecessori.

Gravina è una città unica nel suo genere: si scopre in ogni sua piccola parte, perché esiste davvero una sorpresa ad ogni angolo, simbolo autentico di una storia ancora tutta da svelare."

Questo pannello pubblicitario all’aeroporto di Bari è davvero un grande orgoglio per Gravina in Puglia. La scritta “The ...
19/06/2025

Questo pannello pubblicitario all’aeroporto di Bari è davvero un grande orgoglio per Gravina in Puglia.

La scritta “The oldest city in Apulia is this. Gravina in Puglia” colpisce subito per la sua forza comunicativa, mentre la foto panoramica con il celebre ponte acquedotto e il centro storico arroccato sul ciglio della gravina è uno spettacolo che lascia il segno.

È una vetrina perfetta per promuovere il patrimonio di Gravina, dalle sue radici antichissime (addirittura risalenti all’età del bronzo) alla città sotterranea, fino ai suoi paesaggi mozzafiato.

30/05/2025

📷 Il boschetto Italia, piantato in occasione della Festa della Montagna del 1961, visto dalla cresta del Redentore

📍 Castelluccio di Norcia (PG)

30/05/2025

Gibellina è stata nominata Capitale dell'arte contemporanea 2026 e per onorare la nomina il direttore artistico delle Orestiadi, Alfio Scuderi, vuole far dialogare arti visive e teatro, musica e letteratura.

La 44/a stagione del Festival, che nel suo Dna porta il segno dell'arte contemporanea, si apre il 4 luglio per concludersi il 3 agosto.

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Il Cretto di Burri è la più grande opera di land art italiana (80.000 metri quadrati ) realizzata da Alberto Burri tra il 1984 ed il 1989 nella città di Gibellina (TP)

"Quando vidi il posto mi veniva quasi da piangere e subito mi venne l’idea: ecco, io qui sento che potrei fare qualcosa. Io farei così: compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene, e con il cemento facciamo un immenso cretto bianco, così che resti perenne ricordo di quest’avvenimento.“

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Il Grande Cretto Gibellina è la più grande opera realizzata da Alberto Burri, si estende su una superficie di 86.000 metri quadrati sopra alle macerie della cittadina di Gibellina (Trapani) distrutta dal catastrofico terremoto che colpì la Valle del Belìce nel gennaio del 1968.

Nel 1980, Burri e altri noti artisti del panorama internazionale contemporaneo vengono invitati a Gibellina Nuova dall’onorevole Ludovico Corrao, sindaco della città, per realizzare opere da donare al nuovo centro abitato, ricostruito a circa 20 chilometri dal sito originario. Il Maestro accoglie l’invito ma preferisce intervenire sulle rovine del vecchio paese, progettando di ricoprire con un getto di cemento bianco le macerie di gran parte della cittadina, radunate in blocchi e tenute assieme da reti metalliche (con altezza massima di 160 cm), lasciando percorribili le fessurazioni che ricalcano i principali assi viari dell’impianto urbanistico preesistente.

La realizzazione di questa imponente opera, avviata nel 1985 e interrotta nel 1989, raggiungendo 66.000 metri quadrati, è stata portata a termine nel 2015 in occasione del Centenario della Nascita di Burri secondo il suo progetto e la sua volontà.

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COME ARRIVARE
Arrivare da Palermo: dista 72 km (1 h 10 min in auto), raggiungere il Comune di Santa Ninfa tramite A29 direzione Mazara del Vallo, proseguire lungo la SS119 seguendo le indicazioni, fino a scorgere in lontananza il Cretto.

Arrivare da Trapani: dista 82,5 km (1 h 10 min in auto), raggiungere il Comune di Santa Ninfa tramite A29 direzione Palermo, proseguire lungo la SS119 seguendo le indicazioni, fino a scorgere in lontananza il Cretto.

Arrivare da Triscinamare: dista 43,4 km (45 min in auto), raggiungere il Comune di Santa Ninfa tramite A29 direzione Palermo, proseguire lungo la SS119 seguendo le indicazioni, fino a scorgere in lontananza il Cretto.

Dove parcheggiare: Parcheggio cretto di Burri segnalato su Google Maps . Attivate il navigatore solo dopo aver intravisto il Cretto di fronte a voi. Se lo farete prima, rischierete di perdervi fra stradine di campagna secondarie.

Foto di Salvatore Puglisi

29/05/2025

BASILICATA
I Laghi di , in provincia di POTENZA, a forma di 8.
L'INFINITO: è questo il primo significato attribuito al numero Otto. E l'infinito è indissolubilmente legato al Karma, alla fecondità e alla prosperità. Il numero Otto, quindi, come simbolo dell'infinito, del riflesso dello spirito nel mondo creato, dell'incommensurabile e dell'indefinibile. Dal punto di vista prettamente esoterico, il numero 8 simboleggia la Giustizia.

29/05/2025
24/05/2025

𝗜𝗻𝗴𝗵𝗶𝗼𝘁𝘁𝗶𝘁𝗼𝗶𝗼 𝗙𝗮𝗿𝗮𝘂𝗮𝗹𝗹𝗮
La profonda ed incantevole grave carsica si trova a Gravina in Puglia in direzione Altamura.
Il suo nome Faraualla potrebbe derivare dalle parole "foro nella valle" o anche risalire alla leggendaria esistenza del temibile bandito Faraualla che, una volta catturato, venne gettato vivo nella voragine.

È considerata tra le gravi più profonde dell'Italia centro-meridionale con i suoi oltre 280 metri di dislivello. La bellissima foto è del gruppo Cars.
Si narra che alcuni oggetti "caduti" nell' inghiottitoio siano poi stati ritrovati in mare, giusto per dimostrare la lunghezza e la profondità dell'inghiottitoio Faraualla.
Giusto soprattutto per dimostrare che siamo circondati da incivili e hater della natura.

Francesco Paolo Pizzileo

09/05/2025

Mentre noi corriamo al supermercato ogni due giorni, i pugliesi di un tempo facevano il pane solo una volta al mese. Incredibile ma vero.

Il segreto? Il Pane di Altamura DOP con la sua crosta spessa appena 3 millimetri, un'armatura naturale che trasforma un semplice alimento in un vero tesoro di famiglia.

Questo pane poteva conservarsi per settimane intere, senza ammuffire. Pensate all'importanza di questa caratteristica in tempi in cui non esistevano frigoriferi e supermercati aperti 24 ore.

La panificazione diventava un rituale mensile, un evento familiare che garantiva sostentamento e sicurezza. Ogni forma era custodita gelosamente, come il più prezioso dei beni.

Una tradizione talmente importante da essere già citata dal poeta Orazio nel 37 a.C., che ne elogiava la qualità. Roba da matti pensare che duemila anni fa avevano già risolto problemi che oggi consideriamo moderni, come la conservazione degli alimenti.

Un patrimonio gastronomico che racconta più della storia italiana di quanto possano fare mille libri.

Indirizzo

Via Meucci 10
Gravina In
70024

Orario di apertura

Sabato 10:00 - 11:00
15:30 - 16:30
Domenica 10:00 - 11:30
15:30 - 16:30

Telefono

393285415379

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