08/03/2025
La Guida Escursionistica non è un lavoro per donne.
Essendo donna ed essendo Guida, un po’ lo so.
Le Guide donne sono in minoranza. La maggior parte della clientela delle Guide è donna. Quindi meglio cliente che Guida.
Ma lo capisco, le Guide uomo spesso hanno s*x appeal che nessuna Guida donna potrà mai avere, quando mai una donna al comando crea questo pathos attorno a sé.
E l’abbigliamento tecnico sembra scolpire ulteriormente spalle, glutei e pettorali delle Guide uomo. Pile e gusci sformano qualsiasi Guida femmina, ma non le Guide uomo. Io lo capisco chi sceglie il bel panorama per una giornata in montagna.
D’altronde non è un lavoro per donne.
Una volta lavoravo insieme ad un collega uomo e a fine giornata da una cliente donna mi sento dire: “meno male che c’era lui, perché tu che sei donna come facevi se fosse successo qualcosa”. Signora, facevo uguale, uguale. Sono una Guida uguale a lui. Abbiamo fatto lo stesso tipo di corso, se si azzoppava nessuno dei due l’avrebbe presa in braccio come nei migliori film portandola in salvo appena prima che il ponte alle vostre spalle crollasse per sempre. Un esempio di tanti.
Anche per le donne sono solo una Guida donna. Un’anomalia del sistema.
Tornando alla vestibilità dell’abbigliamento tecnico, sul fatto che i pile sformino la siluette femminile ho le prove, tipo quando clienti uomini durante l’escursione, o in un giorno qualunque, ti chiedono foto vestita (o svestita) da donna perché sei sempre vestita da montagna e chissà come sei sotto sti strati. È che pure a loro pare strano come vestono ste cose addosso alle Guide donne, evidentemente.
Chissà perché qualcuno si senta in diritto, automaticamente autorizzato, a fare certe domande e richieste ad una professionista mentre sta lavorando. Forse, non essendo un lavoro per donne, il fatto non sussiste.
Anche se girassi con scritto “Guida” in fronte non tutti noterebbero il titolo. Ma noterebbero che sono donna e quindi un “mah” gli è d’obbligo, un “ma sei sicura?” sempre in omaggio, “ma ce la fai?” il titolo di studio ad honorem.
“Ma e vai da sola?”, “ma non hai un fidanzato che ti accompagni?”, “ma non è meglio se fai il sentiero più corto?”, “ma ci sei solo tu come Guida?”.
Ai miei colleghi uomini non le chiedete queste cose.
Sono donna e faccio la Guida, con tutte quelle cose fastidiose da donna tipo che davanti ai complimenti mi commuovo, se mi offrite un caffè vi ringrazio, se devo far p**ì mi serve un cespuglio o un angolo più appartato, se vi vedo crollare nello sconforto vi abbraccerei cercando di infondervi un briciolo di coraggio, a volte capita che apro la tasca sbagliata dello zaino ed escono assorbenti messi lì perché non si sa mai, sono piena di emozioni che a volte escono in sorrisi gentili o facce arcigne, vedo e sento più o meno tutto quello che mi capita intorno anche mentre faccio altro, ho fatto vocine ad un cucciolo incrociato lungo il sentiero peccando di maestosità, ho studiato e faticato tanto quanto ogni mio collega uomo, senza differenza di qualità, risultati e prestazione.
Imperdonabile femminilità in quello che non è un lavoro per donne.
E sti ca…pperi, io lo faccio lo stesso.
La femminilità non è un deficit, sicuramente non lo è in questo lavoro. Ma a volte è fastidioso constatare che per qualcuno lo è.
Auguri donne, e grazie a quegli uomini, ma anche a quelle donne, che rendono e renderanno questa festa inutile, a chi ci guarda alla pari. Che il genere smetta di essere motivo di giudizio o standard di professionalità.
Valentina, Guida Escursionistica Ambientale
💛🌼