
21/08/2025
Una marmotta si erge sui prati alpini, immobile come una sentinella. Mentre le altre si nutrono tranquille, lei scruta l'orizzonte con una responsabilità precisa: proteggere la colonia.
All'improvviso, un fischio penetrante squarcia l'aria. Un suono secco, potente, che fa precipitare tutte le marmotte verso le tane. La sentinella ha visto un'aquila planare in alto. Ma se il pericolo fosse arrivato da terra - una volpe o un lupo - il fischio sarebbe stato diverso: una serie ritmica, ripetuta, che comunica "minaccia terrestre in avvicinamento".
Le marmotte delle Alpi utilizzano principalmente due tipi di fischio per distinguere tra predatori aerei e terrestri. Il tono, l'intensità e la frequenza cambiano anche in base alla distanza del pericolo, fornendo informazioni precise ai membri del gruppo. Non sono documentati "almeno 5 fischi diversi" come spesso si sente dire, ma il sistema è comunque sorprendentemente sofisticato.
Questa piccola sentinella pelosa possiede un linguaggio di sopravvivenza che molti animali più grandi non hanno sviluppato. Un roditore di montagna che, con due semplici variazioni di fischio, coordina la sicurezza di un'intera comunità.