15/12/2020
LE DIOCESI SARDE NEL SECOLO XII
LE DIOCESI SARDE NEL SECOLO XII
Sapevate che nel secolo XII in Sardegna avevamo ben diciotto sedi vescovili a fronte di una popolazione totale che non superava i 300.000 abitanti?
Agli inizi del secolo XII, con il Liber Censum, viene pubblicato il primo elenco ufficiale e completo delle Diocesi di Sardegna e, secondo questo documento, dipendevano da Cagliari le Diocesi suffraganee di Sulcis, Dolia e Suelli; a Torres erano soggette Sorres, Ploaghe, Ampurias, Bisarcio, Castro, Ottana e Bosa; dall’Arcivescovo di Arborea dipendevano i vescovi di Usellus, Santa Giusta e Terralba. Direttamente soggetti alla Santa Sede erano i Vescovi di Civita e Galtellì.
Questo numero elevato Diocesi è da far risalire alla dominazione bizantina, che portò nell’Isola le caratteristiche della tradizione orientale anche in capo ecclesiastico.
Mentre in Occidente, fin dal secolo IV, sorsero le Provincie ecclesiastiche con vasto territorio, per cui ai vescovi vennero aggiunti i corepiscopi (ministeri del clero cristiano, collocati gerarchicamente al di sotto dell'episcopato), con la conseguente creazione di circoscrizioni metropolitane, in Oriente si continuò, ancora per molto tempo, a preporre un vescovo ad ogni singola comunità di cristiani, per cui in Asia e in Africa si ebbe un numero molto grande di Diocesi.
[Informazioni e immagine tratti da: F. Amadu, La Diocesi medioevale di Bisarcio, a cura di G. Meloni. Carlo Delfino Editore]