02/03/2025
2 Marzo. Tres Lagos-Estancia La Estela, km 62.
Penultima tappa, sono quasi alla fine del viaggio. Oggi ho deciso di non fare tanti km dopo la tirata di ieri.
Parto da un paese vuoto, in giro, a parte i cani randagi, non c'è nessuno. Ci sta , oggi è domenica.
La strada è bella, mi circonda il solito paesaggio brullo della pampa. Pedalo nel silenzio, c'è un leggero vento favorevole. Poche auto in giro e qualche pullman che porta chissà dove turisti “non fai da te”!
Il cielo è come sempre grigio. In questo viaggio sono stato fortunato: neanche un giorno di pioggia!
Nei pascoli a lato della strada ci sono i soliti guanachi che brucano l'erba e scorrazzano liberi passando di qua e di là della strada, non sempre con successo, data la presenza di qualche scheletro.
Ascolto un pò di musica, cerco di guardare poco il km che scorrono lenti, in bici non bisogna avere fretta. Si vive lentamente e si gode di ogni secondo che passa. In bici sembra che la giornata sia infinita. La fretta non esiste, ci si sente in armonia con sé stessi e la natura. Anche nelle giornate più dure non mi innervosisco o arrabbio. Accetto quello che il percorso mi propone. Le cose che uno sceglie di fare non ti creano rabbia se devi fare fatica ma le affronti e basta come si deve affrontare ogni giornata che si ha la fortuna di vivere.
Ogni tanto, mentre pedalo, penso a quanti amici o parenti mi sono perso per la strada della mia vita, mentre io sono qui con il vento in faccia e le gambe che mi aiutano ad andare avanti. La fortuna o il caso ha voluto che io ci sia ancora. Quante volte ho pensato che la Provvidenza esiste, ne ho avuto dimostrazione tante volte. Quante domande ci facciamo sul senso della vita a cui non sappiamo e non sapremo mai rispondere.
Da giovane ero affascinato dalla scienza, volevo capire come era fatto il mondo e le leggi che lo regalavano, per questa curiosità ho fatto poi Fisica. Certo qualcosa mi ha insegnato e aiutato a capire ma il perché della vita e della morte non lo sapremo mai.
Ogni giorno viviamo in equilibrio tra la vita e la morte, entrambi sono al nostro fianco, basta un passo falso, un errore e questo equilibrio va in frantumi. Un frazione di secondo e qualcuno che ami non c'è più! Penso alla nostra Laura la cui morte ha creato nella nostra famiglia un grande vuoto e dolore. Ma che ci ha uniti di più!
Dopo la morte di Laura ero a pezzi come mia moglie e i nostri figli. L'anno dopo ho fatto un viaggio in India sulle montagne dell'Himalaya nel Ladack. Mi Sono fermato a dormire vicino ad un monastero buddista abbarbicato sulla cima di una montagna. Ero seduto ,un pò triste, su un parapetto a guardare il paesaggio quando si è avvicinato un monaco buddista che mi ha chiesto perché ero lì e com'era la mia vita. Gli ho raccontato piangendo l'ultimo mio terribile anno che avevo vissuto mentre lui mi ascoltava con attenzione e comprensione senza parlare. Alla fine mi ha detto: Antonio tutto nella vita passa e legarci alle persone o alle cose può darci dolore ma in questo momento la cosa importante sei tu se vuoi uscire dal tuo dolore pensa alla vita che è in te e vivila intensamente ogni giorno perché tutto passa!
Ripenso sempre a questo monaco buddista che il destino o la Provvidenza ha voluto incontrassi perché ha cambiato il modo di pensare della mia vita….meno frenetica e più lenta come un viaggio in bici.
Anche oggi con questi pensieri nella testa sono arrivato a destinazione.
Domani si vedrà!
Comunque sia vivrò lentamente, godendo di ogni attimo che il mio orologio conterà!