06/10/2019
Volterra, la città “magica e misteriosa”celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, conserva un notevole centro storico di origine etrusca (di questa epoca rimane la Porta all'Arco porta magnificamente conservata e la Porta Diana che conserva i blocchi degli stipiti) con rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale ed il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, il centro nevralgico dell'abitato. Il nome è ovviamente d'origine etrusca ed in seguito adattato al latino volaterrae. Da notare la presenza del prefisso vel prettamente etrusco e significante altura. Velathri (antica denominazione dell'attuale Volterra) faceva parte della confederazione etrusca detta dodecapoli etrusca o lucumonie. Il re (e gran sacerdote) era detto luchmon (lucumone). A Volterra la storia ha lasciato il suo segno con continuità dal periodo etrusco fino all'ottocento, con testimonianze artistiche e monumentali di grandissimo rilievo, che possono essere ammirate semplicemente passeggiando per le vie del centro storico, ma anche visitando i musei cittadini: il Museo Etrusco, la Pinacoteca Civica, il Museo d'Arte Sacra, l'Ecomuseo dell'Alabastro. Ma non c’è solo arte e storia. Il territorio circostante è ricco di bellezze naturali e paesaggistiche che offrono al visitatore occasioni per escursioni organizzate a piedi, a cavallo, in bicicletta, lungo chilometri di percorsi segnalati alla scoperta di luoghi unici e caratteristici. Per maggiori informazioni: http://www.volterra-toscana.net/ita/welcome.html
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