
21/05/2025
Avete mai notato quelle affascinanti, quasi surreali, macchine da pesca che si ergono sulla costa abruzzese? Sembrano sculture gettate nel mare, ma nascondono un segreto ben più antico e ingegnoso.
Si chiamano trabocchi, e sono molto più di semplici palafitte. Raccontano una storia secolare, fatta di ingegno e di un legame profondo con l'Adriatico. Per secoli, hanno permesso ai pescatori di sfidare il mare... senza nemmeno toccare l'acqua con una barca!
Ma come facevano queste strutture, apparentemente fragili, a resistere alla forza delle onde e a garantire il pescato? Il loro segreto non risiedeva solo nella robustezza, ma in una straordinaria flessibilità. Costruiti con legni sceltissimi, come l'acacia, e con una sapienza costruttiva quasi dimenticata, i trabocchi potevano assecondare le correnti, resistendo per generazioni. Un vero capolavoro di ingegneria popolare.
Oggi, questi giganti di legno non sono solo memorie del passato. Molti sono stati splendidamente restaurati, trasformandosi in ristoranti unici o semplicemente continuando a vegliare sulla costa. Sono il simbolo di un'intera regione, un ponte tra storia, ingegno e la bellezza mozzafiato del mare. La prossima volta che vi troverete sulla Costa dei Trabocchi, guardateli con occhi nuovi: state ammirando un pezzo di storia viva.