03/02/2025
𝐏𝐨𝐥𝐢𝐠𝐧𝐚𝐧𝐨, 𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚 𝐞 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐛𝐥𝐮 𝐝𝐢𝐩𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐥𝐮
Ma quanto è bella Polignano a Mare d’inverno!
𝗘𝗻𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗦𝗶𝗺𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, nel suo articolo su La Gazzetta del Mezzogiorno, ce lo racconta con parole che sembrano pennellate su una tela: il borgo si sveste del caos estivo e rivela la sua anima più autentica. Se in estate la calura avvolge ogni angolo, d’inverno il mare respira e il paesaggio si fa intimo, quasi sussurrato. Polignano, paese di mare senza pescatori, trova il suo equilibrio tra agricoltura e turismo, due anime che si intrecciano come le onde e la terra, dando vita a prodotti unici: le celebri carote di Polignano, un cultivar raro e fiero, non piegato alle logiche del mercato, e le sue patate, simbolo di una tradizione contadina che resiste.
Sotto il cielo terso d’inverno, passeggiare lungo la costa è un viaggio nella bellezza: scogliere che si tuffano nell’Adriatico, grotte segrete che si aprono come pagine di una storia antica, e l’imponenza dellìisola dell’Eremita e il Museo di arte contemporanea Pascali. È qui che il mare incontra l’arte, come in un dipinto di Matisse, capace di trasformare la Provenza in luce e colori.
E tra le viuzze del borgo antico, c’è un segno indelebile che ha fatto innamorare Polignano prima ancora che diventasse meta di turismo di massa: la Street Poetry di Guido Lupori. Con i suoi versi dipinti sui gradini, sulle mura e nelle piazzette, ha trasformato Polignano in una città della poesia, dove ogni angolo racconta storie, emozioni e frammenti di vita. I suoi versi hanno dato voce alle pietre, facendo della città una tela di parole, il primo vero richiamo d’arte e poesia che ha portato tanti viaggiatori a scoprire questo borgo incantato.
Ma Polignano è anche musica e sogno ed è proprio qui che Domenico Modugno ha lasciato il suo segno più profondo. Con Nel blu dipinto di blu, ha dato voce all’anima di questa terra, rendendola eterna. Le sue parole, che raccontano il desiderio di volare nel cielo infinito, sembrano scritte per chi si affaccia su questo mare, dove il blu del cielo si fonde con quello dell’acqua e la libertà si respira a ogni respiro di vento.
La poesia di Polignano sta nei suoi contrasti: i vicoli in cui riecheggia il passato, le chiese che raccontano secoli di storia, le terrazze a picco sul mare che regalano panorami mozzafiato. Ma il pericolo dell’overtourism è in agguato, e allora è in inverno che Polignano si rivela nella sua essenza più vera, lontana dai riflettori, quando il vento porta con sé il profumo della salsedine e il silenzio lascia spazio alla contemplazione.
racconta
𝗘𝗻𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗦𝗶𝗺𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, , tra il blu profondo dell’Adriatico e il verde intenso della campagna, tra la poesia lasciata sui muri, il respiro del mare e le parole di Modugno che ancora risuonano nell’aria, Polignano continua a essere un miracolo di equilibrio, sospeso tra passato e futuro, tra arte e natura, tra la calma dell’inverno e l’effervescenza estiva.