
02/09/2025
Il silenzio di un autobus che sparge solo vapore acqueo.
Bolzano, 2013. Prima città italiana a mettere in strada autobus alimentati a idrogeno, quando il resto del Paese ancora discuteva di mobilità sostenibile.
Cinque mezzi per iniziare, poi altri dodici nel 2021. Diciassette autobus che percorrono fino a 350 chilometri con un pieno, attraversando le vie del capoluogo altoatesino senza emettere altro che calore e nuvole bianche.
Dietro questa rivoluzione silenziosa ci sono nomi precisi: Solaris per la costruzione, Sasa S.p.A. per la gestione quotidiana, la Provincia Autonoma di Bolzano per la visione.
L'idrogeno che alimenta questi giganti verdi nasce dalla centrale idroelettrica di Cardano. Dal 2014, l'impianto di rifornimento di Bolzano Sud trasforma energia pulita in carburante del futuro, producendo 1,5 milioni di metri cubi all'anno.
Il progetto europeo JIVE ha investito 10,2 milioni di euro in questa scommessa. Un finanziamento che ha reso Bolzano laboratorio vivente per l'intera Unione.
Mentre le altre città italiane lottano ancora con lo smog e il frastuono del diesel, a Bolzano i pedoni devono fare attenzione: questi autobus sono così silenziosi da passare inosservati.
L'Alto Adige è diventato quella che oggi chiamano "hydrogen valley", valle dell'idrogeno. Il futuro del trasporto pubblico italiano non è più fantascienza: viaggia ogni giorno tra le strade di una città che ha deciso di respirare diversamente.
Il corridoio verde del Brennero parte da qui, da questo esperimento riuscito che altre città europee studiano e copiano.
💁♂️ Quel che non sapevi, in breve
👉 Prima città italiana con bus a idrogeno dal 2013
👉 17 mezzi Solaris gestiti da Sasa, autonomia fino a 350km
👉 Idrogeno verde prodotto dalla centrale di Cardano
👉 Solo vapore acqueo e silenzio al posto di smog e rumore
👉 10,2 milioni di euro dal progetto europeo JIVE