03/09/2016
INGRID...
“Egregio signor Rossellini, ho visto i Suoi film”Roma Città Aperta” e “Paisà” e mi sono piaciuti molto. Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla molto bene l’inglese, non ha dimenticato il tedesco, a cui quasi non si capisce in francese e che in italiano sa dire solo “ti amo”, sono pronta per viaggiare verso l’Italia per lavorare con Lei”. Firmato: Ingrid Bergman.
Resistere ad una proposta simile era impossibile e il regista Roberto Rossellini, che nel 1949 era uno dei nomi più importanti del neorealismo italiano, non lo fece. Non poteva sprecare l’occasione di lavorare con chi in quel momento era una delle star più famose del mondo. Aveva già un copione pronto, e nonostante l’avesse scritto pensando ad un altro “mostro sacro” del cinema italiano, l’esplosiva Anna Magnani, in quel momento sua compagna di vita, non ci pensò due volte: Ingrid Bergman sarebbe stata la protagonista di “Stromboli: Terra di Dio” e l’isola omonima, dove vennero effettuate le riprese, si trasformò nel suo primo nido d'amore.
Nonostante Ingrid Bergman sia sbarcata più di sessant’anni fa a Stromboli, e considerando che l’isola è abbastanza cambiata, la casa affittata da Rossellini per la sua primadonna, nella strada principale, continua ad essere com’è stata, secondo quanto racconta Roberto Scarcia, cognato di Marcella Russo, nipote di don Giuseppe, il padrone: la facciata è color rosso ruggine, mentre le porte e le finestre continuano ad avere lo stesso colore giallo ocra.
Un paio di anni fa, Marcella e sua sorella Cristina hanno deciso di creare l'Associazione Culturale "Ingrid", e oggi la casa è un museo dedicato ad Ingrid Bergman: la stanza da letto dell'attrice è stata ricostruita con il suo letto matrimoniale, un comodino, una specchiera ed un armadio a tre ante mezzo aperto, dove si distinguono alcuni vestiti usati durante il film. Ci sono anche poster e foto delle riprese.
“Don Giuseppe raccontava che Rossellini aveva affittato questa casa perché era l’unica dell’isola che aveva il bagno dentro, perché in quel momento, il periodo era quello subito dopo la guerra, la luce elettrica arrivava ad intervalli, non c'erano nemmeno alberghi e la maggior parte delle case erano molto modeste", spiega Roberto. E parlando di luce elettrica, nonostante adesso ci sia, ovviamente, la luce in tutte le case, le strettissime strade, per unanime consenso della popolazione, non sono illuminate. Questo fatto è perfettamente spiegabile: nel buio più totale, si apprezza meglio la cima del vulcano Stromboli, che con le sue eruzioni quasi perenni, anche se molto lievi, impedisce dimenticare che l’isola gli deve il nome e la ragione di essere.
Negli ultimi decenni, Stromboli è diventata un rifugio dei VIP che preferiscono passare inosservati, come gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana che hanno una casa qui sull'isola dove trascorrere le proprie vacanze. Nonostante gli abitanti dell’isola nemmeno li vedano, “Ci rendiamo conto che sono arrivati qui perché si vede il loro yacht di fronte al proprio porto, e per le feste” racconta la signora Antonella, vicina dei due. All’isola, hanno anche dedicato un profumo maschile: “Light Blue Living Stromboli”.
(Fonte: http://wsimag.com/it/cultura/4080-passioni-ardenti-sulle-isole-eolie)