
01/05/2025
Pedalata del 1 maggio dal villaggio medievale di Santerno (XI sec.) alla villa romana di Russi (fine II sec a.C - V sec.d.C.). 8 km percorrendo la via degli Angeli che affianca il lato destro del fiume Lamone e che un tempo era essa stessa una antica via d'acqua, un fiume vecchio e abbandonato che continua fino a Cortina di Russi e si arriva alla villa romana con la sua oasi naturalistica .
Lungo il percorso si incontra la villa Poletti dove Olindo Guerrini faceva merenda con probabili sbornie colossali, "la Palazza", la villa di campagna della nobile famiglia Spreti di Ravenna con l'annesso oratorio del '600 di S. Rosa da Lima, uno dei primissimi edifici in Italia intitolato alla santa protettrice delle Americhe, delle Filippine e dei giardinieri. Giunti a Cortina devi immaginarti un via vai di spostamenti di fiumi che la metà basta e in più devi anche pensare che c'era anche un castello distrutto in qualche battaglia medievale tra Ravennati e Faentini. A vista si vede poi Palazzo San Giacomo e i suoi tentativi di recupero, che meriterebbe anche "La Palazza" di Santerno. Giunti infine alla villa romana, dove non c'era nessuno, a parte il custode, la curiosità va ancor più in profondità nel terreno e nel tempo, pensando alle due tombe del popolo degli Umbri del VI sec.a.C.
Chissà se ce ne erano altre, probabilmente si, e se c'erano i morti, doveva esserci anche un villaggio. E questi umbri erano mescolati o vicini di casa degli Etruschi. In 8 km in bicicletta verso sud, si fa un viaggio nel tempo bellissimo. La villa romana dopo l'abbandono definitivo del V sec. Venne poi seppellita da potenti alluvioni alto medievali, 11 metri di terra. Sarebbe interessante fare le prossime riunioni e incontri tra comitati degli alluvionati, esperti e istituzioni proprio in questo posto, perché è un luogo che merita maggiore visibilità e conoscenza e perché racconta le vicende umane e del territorio attuali ancora oggi.