
17/06/2025
🌼 𝐋'𝐄𝐋𝐈𝐂𝐑𝐈𝐒𝐎 🌼
🍃 𝐻𝑒𝑙𝑖𝑐ℎ𝑟𝑦𝑠𝑢𝑚 𝑚𝑖𝑐𝑟𝑜𝑝ℎ𝑦𝑙𝑙𝑢𝑚;
𝐸𝑙𝑖𝑐𝑟𝑖𝑠𝑜;
𝑆𝑐𝑜𝑣𝑎 𝑑𝑒 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎, 𝐵𝑟𝑢𝑠𝑐ℎ𝑖𝑎𝑑𝑖𝑛𝑢.
🍃 Specie endemica di Sardegna, Corsica e Baleari, l'elicriso appartiene alla famiglia delle composite, una delle più diffuse. Talora alcune specie appartenenti a tale famiglia sono addirittura infestanti, come cardi, cicorie, margherite, fiordalisi etc. etc.
🍃 Predilige le aree assolate, come si desume dal nome scientifico del genere Helichrysum, dato dal greco "helios" (sole) e "khrysos" (oro) per il colore giallo vivo dei fiori.
Sulla Giara è, a tratti, molto diffuso in agro di Gesturi e di Genoni, mentre è meno presente a Setzu e a Tuili.
🍃 Caratteristica peculiare delle specie appartenenti a questa famiglia è quella di non avere dei fiori isolati ma delle infiorescenze, appunto, composite, dette corimbi, dove tanti piccoli fiorellini raggruppati, pur se sorretti da peduncoli di diversa lunghezza, formano un "falso fiore" più o meno compatto e uniforme.
🍃 Nel caso dell'elicriso il corimbo è costituito da un numero variabile di piccoli fiorellini, mediamente nell'ordine di 15/30.
🍃 Pianta molto aromatica, deve uno dei suoi nomi dialettali: "Bruschiadinu", alla pratica un tempo comune di utilizzarla per bruciare le setole dei suinetti sacrificati, alla cui cotenna conferisce un profumo e un sapore molto particolari e apprezzati.
🍃 I turisti, soprattutto "nordici", che vengono in Sardegna in questo periodo sentono e apprezzano molto il profumo dell'elicriso.
È capitato parecchie volte che dei turisti giunti sulla Giara d'un tratto si fermino durante l'escursione ad annusare l'aria, col collo rigido e naso all'insù, "sgniff sgniff" e poi ancora "sgniff sgniff" fino a chiedere: _"cos'è questo profumo così buono?"_ a noi... indigeni, campagnoli di lunga data, ormai talmente assuefatti alle fragranze della nostra terra che quasi non le sentiamo più.
🍃 In questi casi per rispondere alla domanda e cercare di evitarsi una br**ta figura ci si aiuta con l'esperienza e si va per tentativi: _"è questo?"_ si chiede dapprima facendo annusare delle foglioline di cisto che hanno il profumo che colpisce la percentuale maggiore di visitatori.
Se non è il cisto si fa il secondo tentativo con l'elicriso e in genere ci si azzecca. Una percentuale minore sente anche l'odore del lentisco.
Se non è nessuno dei tre è probabile che il nostro interlocutore abbia un senso dell'olfatto particolare e la cosa si fa complicata, in questo caso conviene lasciar cadere con disinvoltura la domanda e... andare avanti.
(📸: foto e testo di Antonello Piras)