15/06/2025
Quando parlo di Duccio, il mio cenerino, in molti mi chiedete perché i pappagalli parlano 🦜
Ho trovato un interessante articolo sulla pagina Kodami . Ve lo riassumo qui sotto:
"Saper imitare suoni e parole è un comportamento complesso, radicato in motivazioni sociali, cognitive ed evolutive. Col tempo, tale capacità è stata quindi sfruttata non solo per questioni strettamente sociali, ma anche per altre azioni e comportamenti legati alla sopravvivenza. Il dibattito scientifico sul modo in cui i pappagalli sfruttano la loro abilità è ancora in corso, ma tra i principali ci sono i seguenti:
Per comunicare con il proprio gruppo: nei pappagalli che vivono in natura, imitare i suoni del gruppo serve a mantenere la coesione e il senso di appartenenza.
Per imitare i suoni dell'ambiente: alcuni pappagalli imitano anche rumori meccanici, versi di altri animali o suoni quotidiani per esplorare e "mappare" l'ambiente sonoro.
Per allontanare eventuali predatori e rivali: i pappali possono imitare anche i versi di predatori, magari per allontanare un possibile pericoli o altri uccelli.
Per creare o mantenere legami sociali: come succede tra genitori e figli o tra compagni di vita, ripetere gli stessi suoni può rafforzare il legame tra individui.
Per far colpo su un partner: nei periodi riproduttivi, alcuni pappagalli usano richiami vocali complessi – anche imitati – per dimostrare vitalità, intelligenza e far colpo su un partner.
Per noia o mancanza di stimoli: in cattività, un pappagallo può iniziare a parlare per riempire un vuoto. L'imitazione diventa un comportamento auto-stimolante, a volte persino compulsivo.
Quali sono le specie di pappagallo che ripetono?
Tutti i pappagalli hanno abilità vocali superiori alla media, ma non tutte le specie sono brave a imitare allo stesso modo. La superstar indiscussa è il pappagallo cenerino africano (Psittacus erithacus), che anche in grado di associare parole a specifici significati in modo contestuale e consapevole. Celebre è la storia di Alex il cenerino studiato da Irene Pepperberg, che sapeva nominare oggetti, colori e perfino rispondere a domande complesse.
Imparare le vocalizzazioni del gruppo – o, nel caso dei pappagalli da compagnia, quelli della "famiglia umana" – diventa molto importante per stabilire e rinforzare le relazioni. È possibile quindi che la capacità di saper imitare così bene i suoni si sia evoluta spinta da pressioni selettive legate all'identificazione, all'appartenenza e all'interazione sociale.
A tutto ciò, si aggiungono anche capacità cerebrali e cognitive decisamente fuori dal comune: i pappagalli sono tra gli animali più intelligenti del pianeta e possiedono una regione chiamata nucleo centrale della siringe che lavora in sinergia con altre aree del cervello deputate proprio all'apprendimento vocale. Non è un caso che le specie più brave a imitare siano anche quelle più "intelligenti": la capacità di saper ripetere parole e suoni è solo la punta dell'iceberg di una mente estremamente complessa e sofisticata"
Ridotto e adattato:
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