21/09/2023
"Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura Sangiuliano di cacciarlo se non si dimette lui". Usa toni perentori - e che lasciano trasparire un pelino di intolleranza - Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, contro il direttore del museo Egizio, Christian Greco. Il leghista, sentito da Affaritaliani.it, fa un salto ulteriore rispetto a quello compiuto da Maurizio Marrone, assessore al Welfare piemontese, che ha sostenuto che per nominare il Greco (che è in carica dal 2014) siano state penalizzate "figure potenzialmente più qualificate". La comunità degli egittologi, che si è schierata apertamente a favore del direttore, non la pensa esattamente così. Ma tant'è. In questa fase di pre-campagna elettorale - tanto per le Regionali quanto per le Europee - un direttore che ha fatto dell'attenzione al multiculturalismo la sua cifra è il bersaglio perfetto. E così, dopo l'assessore di FdI ecco l'affondo della Lega. Crippa chiede un intervento del ministro per cacciare Greco, annunciando una crociata contro un direttore - parole sue - "di sinistra che ha gestito il Museo Egizio di Torino in modo ideologico e razzista contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana". Il riferimento è ad alcuni sconti fatti ai giovani di lingua araba nel 2018. Alla destra l'idea non piacque e ora la Lega vuole farglielo pesare. Peccato che il ministro non abbia alcun potere sull'incarico di Greco. Il motivo è molto semplice: la struttura - il più antico museo egizio del mondo, secondo solo al Cairo quanto a quantità di reperti conservati - non è statale. Solo il Consiglio di amministrazione può decidere le sorti del direttore. E, al momento, ha le idee molto chiare: Greco non si tocca.
Leggi l’articolo completo a cura di Federica Olivo sull’HuffPost