17/03/2016
ORVIETO - Il Pozzo di San Patrizio
C'è un forte legame, o forse più di uno, tra l'Umbria e l'Irlanda.
Uno di questi, forse il più importante, è quello che si riferisce a San Patrizio e il pozzo del Purgatorio. La leggenda irlandese originale, attestata fin dal Medioevo, è la leggenda legata ad una profonda caverna situata su di una piccola isola di Lough Derg (Donegal). Secondo la leggenda, la grotta è stata data da Cristo a San Patrizio, che l'ha usata per ritirarvisi in preghiera, affinché potesse mostrare le pene dell'inferno a tutti i devoti che non credevano nella sua esistenza; si avventuravano fino a raggiungere il fondo, in cambio una volta risaliti avrebbero ricevuto la remissione dei peccati e l'accesso al Paradiso. La grotta divenne un luogo di pellegrinaggio fino a quando, nel 1497, papa Alessandro VI ne impose la chiusura e la distruzione degli edifici dell'isola. Venne riaperta non molto tempo dopo, e richiusa nel 1632 da Sir James Balfour e Sir James Stewart, a nome del governo irlandese. Infine la grotta è stata aperta di nuovo per la terza volta durante il regno di Giacomo II e chiusa definitivamente nel 1780. Nella città umbra di Orvieto, un posto incredibile in provincia di Terni, c'è un pozzo misterioso, chiamato San Patrizio. Papa Clemente VII di ritorno dal sacco di Roma decise di costruire questo pozzo profondo per fornire acqua alla città di Orvieto in caso di assedio. Orvieto sorge su una collina alta già imprendibile , che con il pozzo divenne inespugnabile. Il pozzo è profondo circa 62 metri e largo 13 metri e raggiunge le acque della sorgente di S. Zeno. Il progetto è da attribuire a Sangallo il Giovane, un genio in termini di architettura, se si considera la complessa struttura del pozzo: è circondato da due indipendenti scale elicoidali che non si intersecano, ed è illuminato da ben 72 finestre. Ciò per facilitare e non ostacolare chi scendeva a prendere l'acqua, così che non si imbattesse in chi risaliva. Scendendo i suoi gradini vi porta verso l'ignoto, nelle profondità della terra, un lungo viaggio nel buio, dove alla fine si arriva all'acqua, fonte di vita. Per questo motivo non venne costruito mattone su mattone, ma scavando direttamente nella nuda terra, proprio come la grotta di San Patrizio.