10/05/2025
EPISODIO N°18- Sculture per decorare Palazzo Ducale
L’allestimento originale, pensato per me da Vincenzo Scamozzi, durò intatto per circa vent’anni. Poi, come dicevo, vi furono le prime modifiche.
Nel 1616 la facciata dell’Orologio all’interno del cortile di Palazzo Ducale venne completata in stile classico e il 21 maggio il Senato ordinò di utilizzare “le statue doppie” del museo per decorare sei grandi nicchie. Così, se ne andarono le tre antiche statue maschili in toga e le tre femminili con cornucopia e timone che ancora là si trovano.
Pochi anni dopo dovetti salutare una statua di Atena, un tempo appartenuta a Federico Contarini, trasferita anch’essa a Palazzo Ducale per fare compagnia a una scultura di Francesco Maria I della Rovere duca di Urbino, donata a Venezia dal nipote in ricordo del legame tra la sua casata e la Serenissima. Agli inizi dell’Ottocento l’Atena fu sostituita con una statua femminile, sempre scelta tra le mie.
Infine nel 1625, in occasione della visita del principe di Polonia, il Senato decise di abbellire le Sala d’Armi del Consiglio dei Dieci ancora con i marmi antichi del museo e, questa volta, furono scelti tre magnifici busti maschili. Fortunatamente, anch’essi più tardi rientrarono nella mia raccolta. I problemi, tuttavia, non finirono qui e la prossima settimana vi racconterò un fatto che, all’epoca, cambiò radicalmente il mio aspetto.