03/09/2024
Arrivato alla fine di questa lunga serie di escursioni alla Rocca Respampani, e con l'ultima escursione programmata per quest'anno che ci sarà domenica prossima, vorrei fare un bilancio.
E' stato un anno molto impegnativo, dove entrare in una situazione così prestigiosa, quale è questa storica azienda agricola, ha richiesto tempo e dedizione.
L'incarico ricevuto mi ha consentito di investire maggiori energie nella tenuta: ho migliorato di molto il giro che facevo e che costeggiava le rive del Marta e del fosso Pantacciano, un luogo rimasto così selvaggio e ricco di segreti, in modo da renderlo più facilmente percorribile, e sto ancora valutando ciò che è possibile fare.
Devo anche dire che mai nella mia carriera, e mi permetto di dire forse nella mia vita, ho trovato tanta disponibilità sia dell'azienda che del Comune di Monte Romano, nelle persone del sindaco Maurizio Testa e di Loredana Gabrielli, coloro che hanno dato l'opportunità di fare quello che sto facendo.
E' stato davvero emozionante per me portare gli escursionisti in diverse giornate, o organizzare un piccolo corso di primo soccorso, entrando in contatto con i suoi dipendenti, a cominciare dal suo direttore, Francesco Sposetti, fino agli operai dell'azienda, sempre gentili e disponibili per qualunque cosa, soprattutto per le loro preziose indicazioni operative, per i consigli, e anche per le storie che riguardano questo posto. Li ringrazio soprattutto perché mi hanno fatto sentire a casa.
Un' azienda tenuta in maniera impeccabile. Non una cosa fuori posto, non uno spazio abbandonato, accedere nei suoi spazi vuol dire immergersi in una realtà secolare fatta di lavoro, di mutualismo, di amore per questa terra.
Non a caso, infatti, gli affreschi che decorano la Chiesa di Sant'Antonio Abate sembrano ricordarci che le attività qui svolte sono imprescindibili da questi luoghi lontano da tutto, dai rumori, dalla cagnara, dal turismo esasperato.
La soddisfazione più grande, neanche a dirlo, è comunque portare tante persone in sicurezza (contiamo, ad oggi, oltre trecento presenze da inizio anno) in quello che per me è il sito più bello della provincia di Viterbo, con le sue grotte, la solfatara, quel bellissimo mulino con le cascate e la piana del Castello, un'opera monumentale ed unica nel suo genere, una sorta di enorme falansterio/fattoria, casa comune per il governatore del Santo Spirito e per i suoi braccianti, allevatori, operai, come avrebbe voluto essere nelle intenzioni di Ottavio Tassoni D'Este.
L'azienda RoccaRespampani è la dimostrazione che non tutto ciò che è a partecipazione pubblica è poco competitivo o curato. Che una piccola amministrazione comunale, se ha davvero voglia, può fare grandi cose.
Io spero davvero che questo posto diventi nel tempo, con il solco che si sta tracciando, una meta per il turismo escursionistico e l'occasione per tanti giovani di crearsi, qui, un lavoro VERO.
Ma se così non fosse, già solo il fatto di operare in qualche modo per questa tenuta mi riempie d'orgoglio e sarei disposto pure a spalare lo stabbio pur di continuare ad esserci.
A tutti quelli che hanno reso possibile tutto questo dico solo una cosa: GRAZIE!
Foto di Luciano Capogrossi Guarna