16/03/2022
🦜🐢 La Repubblica di , in America centrale, è uno dei luoghi con la più ampia diversità biologica del mondo. Nel vasto panorama del paese si contano migliaia di specie di insetti e ragni, circa 230 diversi tipi di mammiferi, più centinaia di specie di anfibi ancora sconosciuti e rettili. A questo proposito, è certamente importante la recentissima legge panamense che garantisce alla “il diritto di esistere, persistere e rigenerarsi”.
La legislazione, dibattuta per più di un anno all’assemblea nazionale di Panama, riconosce nel mondo naturale “una comunità unica e indivisibile di esseri viventi, elementi ed ecosistemi interconnessi tra loro, con una propria serie di diritti intrinsechi”. Un modo importante per salvaguardare e proteggere un patrimonio di specie diverse che, miracolosamente, si sono trovate a coesistere nella nazione panamense dagli albori del tempo. Non solo. Si tratta di un passo significativo che potrebbe avere positive ripercussioni sulle politiche riguardanti l’energia e il territorio, proteggendone gli elementi e gli ecosistemi, sempre connessi fra loro nell’habitat naturale.
La normativa di Panama comprende 18 articoli che impongono la conservazione della biodiversità esistente e il suo ripristino in seguito ai danni causati dall’uomo o dagli stessi elementi naturali. Inoltre, la legge riconosce la stretta relazione tra il benessere della natura e i popoli indigeni, e si impegna a promuovere e integrare la loro profonda conoscenza del territorio, nell’attuazione dei diritti e degli obblighi previsti. Ed è proprio il territorio ricco di di Panama, caratterizzato da vaste distese di foreste pluviali e mangrovie che ospitano oltre diecimila specie di piante e animali, a costituire uno dei patrimoni naturali più importanti del mondo.